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Pesticidi e salute, stop ai neonicotinoidi e salviamo le api: presa di posizione europea

L’Europa si schiera contro i pesticidi neonicotinoidi che sono pericolosi per le api: quali sono le conseguenze del divieto appena votato.
A cura di Zeina Ayache
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Tossicodipendenza da pesticidi
Tossicodipendenza da pesticidi

L'Europa ha votato e ha detto ‘NO' ai pesticidi pericolosi per la salute delle api e, di conseguenza, per l'agricoltura e la nostra sopravvivenza. I Stati Membri dell'Unione Europea hanno infatti deciso che non sarà più possibile utilizzare tre neonicotinoidi considerati pericolosi per le api: questo significa che ci stiamo finalmente schierando dalla parte di questi animali e, in generale, dell'agricoltura. Ma perché?

Il divieto votato. Il divieto votato dall'UE riguarda tre principi attivi, imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam, noti come "neonicotinoidi" considerati pericolosi per le api da revisioni scientifiche pubblicate nei mesi scorsi. “È una questione importante per la Commissione poiché riguarda la biodiversità, la produzione alimentare e l'ambiente” si legge nella nota che conferma il blocco.

Ci stanno provando dal 2013. Le restrizioni concordate vanno ad aggiungersi alle misure entrate in vigore già nel 2013, il divieto di questi neonicotinoidi è legato alle conferme pubblicate dalla stessa EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) secondo la quale queste sostanze sono da considerarsi pericolose per le api selvatiche e per quelle da miele, con particolare attenzione per i tre principi attivi sopraelencati.

Sì, ma solo nelle serre. Attenzione, il divieto imposto su imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam riguarda però il loro utilizzo all'aperto: “Tutti gli usi delle tre sostanze saranno vietati e i neonicotinoidi in questione saranno ammessi solo nelle serre permanenti in cui non è previsto alcun contatto con le api”.

Perché è una scelta importante per tutti. A sottolineare l'importanza di questa decisione è il Commissario per la Salute e la Sicurezza Alimentare Vytenis Andriukaitis che ha dichiarato: “La Commissione ha proposto queste misure mesi fa, sulla base del parere scientifico dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare: biodiversità, produzione alimentare e ambiente”. Eh sì perché la scelta europea è importante perché riguarda tutti noi, non solo le api che muoiono proprio a causa dei pesticidi. Proteggere le api non è una scelta animalista, bensì una chiara consapevolezza dell'importanza che questi animali hanno per la sopravvivenza dell'agricoltura: questi insetti impollinatori infatti permettono alle piante di diffondersi e di conseguenza di continuare ad esistere. Può sembrare tragico, ma senza le api rischiamo seriamente di perdere i prodotti della terra.

Un futuro hi-tech? Certo, la comunità scientifica sta lavorando alla creazione di api-robot che possano sostituire quelle naturali, ma sarebbe molto triste se davvero in futuro dovessimo affidare l'impollinazione ad intelligenze artificiali perché non siamo stati in grado di proteggere le api, quelle vere.

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