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Perfetti, ma depressi e ansiosi: i giovani si stanno distruggendo per essere i migliori

Rispetto ai giovani di 30 anni fa quelli di oggi sono molto più perfezionisti, un comportamento catalizzato dai social media e dalla società votata alla competizione. Il rovescio della medaglia è rappresentato da seri rischi per la salute mentale.
A cura di Andrea Centini
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I giovani di oggi sono sempre più perfezionisti, una caratteristica che coinvolge numeri sensibilmente superiori rispetto al recente passato. L'esasperata ricerca della perfezione sarebbe legata alle società sempre più competitive e alla diffusione dei social media, dove siamo portati a riversare un'immagine ‘perfetta' di noi stessi. Si tratta di un dato che preoccupa molto gli scienziati, dato che potrebbe influenzare negativamente la salute mentale dei giovani adulti. La crescita vertiginosa nei tassi di suicidio, nei casi di depressione e ansia, del resto, starebbe lì a dimostrarlo. A determinare l'ascesa del perfezionismo è stato un team di psicologi britannici dell'Università di Bath e dell'Università di York St John, dopo aver analizzato i dati di oltre 41mila studenti universitari che tra il 1989 e il 2016 hanno completato un sondaggio ad hoc chiamato “Multidimensional Perfectionism Scale”.

Nel questionario i ricercatori coordinati dal professor Thomas Curran hanno valutato tre distinte tipologie di perfezionismo: quello “orientato verso se stessi”, legato alle alte aspettative su se stessi; il perfezionismo “prescritto socialmente”, relativo alla percezione delle elevate aspettative che hanno gli altri su di noi; e il perfezionismo “orientato agli altri”, cioè le nostre alte attese (spesso irrealistiche) sugli altri. Dall'analisi statistica dei punteggi ottenuti dagli studenti è emerso che, in circa trenta anni, il perfezionismo socialmente prescritto è aumentato in media del 33 percento; quello verso se stessi del 10 percento e quello orientato agli altri del 16 percento.

“Questi risultati – ha sottolineato il professor Curran – suggeriscono che le recenti generazioni di studenti universitari hanno aspettative più alte su se stessi e sugli altri rispetto alle generazioni precedenti”. “I giovani di oggi – ha proseguito lo studioso – sono in competizione l'uno l'altro al fine di soddisfare le pressioni della società per avere successo, e sentono che il perfezionismo è necessario per sentirsi sicuri, socialmente connessi e di valore”. Il periodo in cui viviamo porta i giovani a sentirsi meno sicuri del proprio aspetto fisico e della propria carriera, e li spinge ad anelare alla perfezione sotto tutti i punti di vista, per conquistare gli standard irrealistici spesso sbandierati sui social network o magari un guadagno migliore. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Psychological Bulletin.

[Credit: Wilkernet]

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