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Perché non basta pensare all’amore per attivare il cervello

Il cervello degli adolescenti reagisce di più rispetto a quello degli adulti quando pensa all’amore: ma il pensiero non basta. La scoperta dei ricercatori.
A cura di Zeina Ayache
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Il cervello degli adolescenti si attiva molto più di quello degli adulti quando si immaginano situazioni emotive e il solo pensare all'amore non basta per attivarlo. La conferma di questa scoperta arriva da un gruppo di ricerca dell’IRCCS Medea che ha osservato l'attivazione cerebrale degli adolescenti e degli adulti messi di fronte a situazioni emotive.

Adolescenti a confronto. I ricercatori hanno chiesto ad un gruppo di adolescenti tra i 14 e i 19 ani, tutti valutati ‘normali' dal punto di vista di problemi emotivi, comportamentali e psicologici, di svolgere due compiti:

  • leggere mentalmente un verbo che descrive un’emozione
  • leggere un verbo che descrive un’azione

In tutti e due in casi, ai ragazzi è stato chiesto di immaginare se stessi nella situazione richiesta e come compito di controllo dovevano inoltre eseguire un'azione attentiva che li impegnasse in un'azione cognitiva (in pratica o si immaginava nell'atto o erano concentrati sulla struttura morfologica del verbo).

Risultati. Dai dati raccolti è emerso che immaginare i verbi che descrivevano situazionio ‘emotive' come amare o odiare, attivava due aree precise del cervello:

  • giro sovramarginale, che si occupa dell'elaborazione del linguaggio
  • insula, che, spiegano gli esperti, “codifica la consapevolezza emotiva legata alle parti del nostro corpo, come quando aumenta la sudorazione per uno stato d’ansia o accelera il battito cardiaco per la paura”.

Gli stessi risultati non si riscontravano con verbi che richiamavano azioni (scrivere o afferrare) o quando i ragazzi erano concentrati ad immaginare una situazione emotiva con un compito cognitivo.

Conclusioni. Non basta pensare al verbo amare per attivare il cervello legato all'esperienza emotiva, ma dobbiamo immaginare noi stessi anche in relazione alle sensazioni legate all'amore.

Adolescenti vs adulti. I ricercatori hanno messo a confronto i dati raccolti dagli adolescenti e quelli relativi agli adulti e hanno scoperto che quando questi ultimi “immaginavano situazioni emotive, attivavano le stesse aree degli adolescenti: però l’attivazione del giro sopramarginale era significativamente inferiore rispetto ai ragazzi”. Insomma il cervello degli adolescenti si attiva di più.

I ricercatori. Lo studio è stato realizzato da un gruppo di ricerca dell’IRCCS Medea – La Nostra Famiglia di Udine, in collaborazione con il Polo di Bosisio Parini dello stesso Istituto, con la Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico e con la Università degli Studi di Milano.

Lo studio. La ricerca, intitolata “The mental simulation of state/psychological verbs in the adolescent brain: An fMRI study” è stata pubblicata sulla rivista Brain & Cognition.

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