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Perché la nuova variante Omicron è “la più pericolosa di sempre”

Si tratta della versione di Sars-Cov-2 più fortemente mutata che sia mai emersa dallo scoppio della pandemia di Covid.
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A cura di Valeria Aiello
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Una nuova variante del coronavirus Sars-Cov-2, nota come B.1.1.529 e che oggi è stata rinominata "Omicron" dall’Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS), presenta così tante mutazioni che gli scienziati temono sia la peggiore mai emersa dallo scoppio della pandemia.

Si tratta della versione più fortemente mutata del virus (presenta almeno 50 mutazioni in totale e più di 30 espresse sulla proteina Spike), identificata per la prima volta nel novembre 2021 in Botswana e in alcuni viaggiatori diretti ad Hong Kong dal Sudafrica, ma ci sono già alcuni indizi che fanno temere che possa essersi diffusa ulteriormente. Al momento, i casi sono circa un migliaio, per lo più concentrati in alcune province del Sudafrica, come il Guateng, la più colpita, e altre aree dove è stata rilevata si trovano nel Nord-Est del Paese e nel Limpopo, al confine con la Botswana, secondo quanto riportato dal National Institute for Communicable Diseases (NCID). Secondo gli esperti avrebbe il potenziale per eludere i vaccini e innescare ulteriori ondate di malattia, anche se al momento gli scienziati stanno valutando le proprietà della variante e sead esempio, può provocare malattie più o meno gravi rispetto ad altre varianti.

I rischi della nuova variante Omicron

Ci sono molte cose che non capiamo su questa variante”, ha detto Richard Lessells, infettivologo dell’Università di KwaZulu-Natal a Durban, in Sudafrica, in una conferenza stampa organizzata ieri dal dipartimento della salute del Sudafrica. “Il profilo della mutazione ci preoccupa, ma ora dobbiamo fare il lavoro per capire il significato di questa variante e cosa significa per la risposta alla pandemia”. Secondo il professor Tulio de Oliveira, direttore del Centro per la risposta alle epidemie e l’innovazione in Sudafrica, la variante presenta una “costellazione insolita di mutazioni” e che questa è “molto diversa” dalle altre varianti che sono circolate in precedenza. “Questa variante ci ha sorpreso, ha fatto un grande salto nell’evoluzione [e] presenta molte più mutazioni di quante ci aspettavamo”.

Guardando al solo dominio di legame al recettore (la porzione proteica che il virus utilizza per il primo contatto con le cellule umane), la variante presenta 10 mutazioni rispetto alle sole due osservate nella variante Delta. “Mi aspetterei sicuramente che sia scarsamente riconosciuta dagli anticorpi neutralizzanti relativi ad Alpha o Deltaha detto al Guardian Francois Balloux, direttore del Genetics Institute dell’University College di Londra – . È difficile prevedere quanto possa essere trasmissibile in questa fase”.

Le mutazioni della variante Omicron

A livello della proteina Spike, il profilo mutazionale è “davvero orribile” ha affermato Tom Peacock del Dipartimento di malattie infettive dell'Imperial College di Londra in una serie di tweet sulla scoperta, aggiungendo che questo sarebbe “il peggior antigene” finora emerso. “Questa variante contiene non una, ma due mutazioni del sito di scissione della furina” ha spiegato Peacock.

La furina è una proteina delle nostre cellule che viene ingannata da SARS-CoV-2 per tagliare (o “scindere”) una sequenza di amminoacidi nella proteina Spike del virus. Il sito di scissione della furina è una delle principali proprietà del virus e la nuova variante combina due mutazioni in questo sito: “P681H (visto in Alpha, Mu, alcuni Gamma, B.1.1.318) combinato con N679K (visto in C.1.2 tra gli altre versioni di Sars-Cov-2)”.

Al momento, gli scienziati sospettano che il grande numero di mutazioni si sia verificato insieme – in un “singolo evento”, ha detto Balloux, suggerendo che la variante possa essersi evoluta in un paziente con un sistema immunitario compromesso. Ci sono anche “alcune prove che il virus abbia afferrato un pezzo (molto corto) di RNA umano e copiato nel suo genoma – ha osservato Peacock – . Questo non è così raro per i virus, ma è interessante”.

La nuova variante “sembra certamente una preoccupazione significativa in base alle mutazioni presenti” ha affermato il microbiologo clinico Ravi Gupta al Guardian, avvertendo che “una proprietà chiave del virus che è sconosciuta è la sua infettività, poiché questa è ciò che sembra abbia principalmente favorito la variante Delta”.

Una buona notizia, se ce n’è una” ha sottolineato de Oliveira, è che la nuova variante è molto semplice da rilevare: richiede solo un test PCR e non necessita dell’sequenziamento dell’intero genoma. Ciò significa che “possiamo rilevarla molto rapidamente” ha spiegato de Oliveira, e questo “ci aiuterà a tracciare e comprendere la sua diffusione”.

L'efficacia del vaccino

Per comprendere la minaccia rappresentata da B.1.1.529, i ricercatori del team di Penny Moore, virologa dell’Università di Witwatersrand a Johannesburg, ha in programma di testare la capacità del virus di eludere gli anticorpi che bloccano l’infezione, così come altre risposte immunitarie. Come detto, la variante ospita un numero elevato di mutazioni nelle regioni della proteina Spike riconosciuta dagli anticorpi. “Molte mutazioni che conosciamo sono problematiche, ma molte altre sembrano contribuire a un’ulteriore elusione” ha indicato Moore.

Ci sono anche suggerimenti, derivati dalla modellazione al computer, che mostrano che la variante Omicron potrebbe eludere l’immunità conferita da un altro componente del sistema immunitario, chiamato cellule T, ha precisato Moore. Il suo team spera di avere i primi risultati in due settimane. Nel frattempo, i ricercatori in Sudafrica valuteranno anche se B.1.1.529 causa malattie più gravi o più lievi di quelle prodotte da altre varianti.

La diffusione a livello globale

Finora, la diffusione di B.1.1.529 al di fuori del Sudafrica è tutt’altro che chiara. E non è noto se la nuova variante sia più trasmissibile di Delta, ovvero se da minoritaria riuscirà ad aumentare in prevalenza o a diventare dominante come accaduto con Delta nei confronti di Alfa. Tuttavia, alcuni leader mondiali hanno già emanato nuove precauzioni e restrizioni di viaggio, mentre i mercati di tutto il mondo hanno visto cali innescati dall’incertezza. L’Inghilterra ha annunciato di voler vietare temporaneamente i voli da Sudafrica, Namibia, Botswana, Zimbabwe, Lesotho ed Eswatini dalla mezzanotte di venerdì e che i viaggiatori di ritorno da queste destinazioni dovranno essere messi in quarantena. Israele ha seguito l’esempio, dicendo che vieterà ai suoi cittadini di viaggiare in Africa meridionale.

Singapore, un importante hub di transito, ha dichiarato venerdì che limiterà gli arrivi dal Sudafrica e dai Paesi vicini. A tutti i residenti non singaporesi e ai turisti che hanno viaggiato in Botswana, Eswatini, Lesotho, Mozambico, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe sarà negato l’ingresso o il transito attraverso Singapore, ha affermato il ministero della salute. Anche il Giappone reprimerà i controlli alle frontiere per i visitatori provenienti dal Sudafrica e da altri cinque Paesi africani, secondo quanto riportato dal servizio di notizie Jiji.

Anche in Italia, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso nel nostro Paese a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini. “I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante B.1.1.529. Nel frattempo seguiamo la strada della massima precauzione” ha affermato il Ministro.

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