Perché i tuoi canini sono più gialli e difficili da sbiancare rispetto agli altri denti
L'invecchiamento, il vizio del fumo, l'alimentazione, la genetica e molti altri fattori possono favorire l'ingiallimento dei denti. Per contrastare questo processo, spesso considerato antiestetico, in molti decidono di sottoporsi allo sbiancamento dentale, una procedura basata su svariate metodologie che, come suggerisce il nome stesso, ha l'obiettivo di ridonare candore alla dentatura. Ma per quanto ci si impegni, ci sono alcuni denti che resteranno sempre più gialli di altri: i canini. , A meno che non si utilizzino sistemi di copertura come le faccette in ceramica/porcellana, per chi ha provato a sbiancare i propri denti i canini possono rappresentare una sfida e “rovinare” l'agognata ricerca di una dentatura uniformemente bianca e smagliante. Com'è possibile?
Per comprenderne la ragione, è doveroso fare una breve premessa sulla dentatura. Nella nostra bocca, da adulti, ci sono tipicamente 32 denti, otto per ogni semiarcata: due incisivi (uno centrale e uno laterale); un canino; due premolari e tre molari. Ciascuna categoria svolge un compito ben preciso. Gli incisivi, come suggerisce il nome, hanno lo scopo di incidere e “affettare” il cibo; i canini sono invece progettati per bucare, lacerare e strappare i cibi più duri e fibrosi; i premolari coadiuvano i canini nella funzione di taglio e strappo del cibo; mentre i molari sono utili alla macinazione. Nell'essere umano queste funzioni sono state in parte attenuate/sostituite dalle posate e dal fatto che non abbiamo più necessità di addentare i cibi come fanno gli altri animali. Ciò nonostante, i nostri denti continuano a mantenere le caratteristiche plasmate dall'evoluzione.
I due composti principali dei denti sono lo smalto superficiale di colore bianco, la sostanza più dura del corpo umano, e la dentina, di colore giallognolo e seconda sostanza più dura del nostro organismo. La dentina ha lo scopo di ammortizzare la corona del dente e danno supporto anche al nutrimento. Poiché i canini sono i denti sottoposti alle maggiori sollecitazioni – basti pensare ai movimenti necessari per lacerare e strappare la carne fibrosa – la natura li ha dotati di una concentrazione di dentina sensibilmente superiore rispetto agli altri denti. È per questa ragione che l'assottigliamento dello strato di smalto bianco – che avviene per molteplici ragioni – fa vedere i suoi effetti prima sui canini che sugli altri denti, facendoli risultare più gialli. Il processo non ha nulla a che vedere con il modo in cui ci si spazzolano i denti. Semplicemente, i canini hanno uno strato limitato di smalto che si riduce prima (soprattutto in relazione agli incisivi) e dunque viene esaltato più rapidamente il giallognolo dell'abbondante dentina sottostante.
Poiché sbiancare i canini e ottenere una dentatura bianca uniforme può essere piuttosto complicato, per chi proprio non sopporta questa situazione può consultare un dentista e risolvere il “problema” attraverso varie strade. Ciò che è certo è che nella stragrande maggioranza dei casi l'invidiato sorriso bianco e smagliante dei vip non è naturale, ma dovuto alle faccette bianche in ceramica/porcellana che vanno a coprire i veri denti.