Perché i bambini ci sorridono?
Un dispositivo meccanico, somigliante ad un bambino, ha aiutato un gruppo di esperti dell’Università della California presso San Diego a comprendere che i bambini sorridono con il solo scopo di ottenere la stessa risposta.
Come degli attori consumati, i piccoli sembrerebbero in grado di gestire alla perfezione i propri tempi comici, aprendosi ad ampi sorrisi nel momento in cui sanno di poter ricevere la migliore risposta dal proprio pubblico. Ma la cosa sorprendente e che lo farebbero sorridendo il meno possibile!
Secondo Javier Movellan, primo firmatario dell’articolo di PLOS ONE che illustra i dettagli del lavoro, quando un bambino sorride questo non accade “per caso” ma proprio con un preciso obiettivo: tuttavia dimostrarlo era piuttosto difficile. Ed ecco perché ci si è serviti di un robot bambino, capace di manifestare quattro diversi tipi di comportamento, con il quale sono stati fatti interagire alcuni studenti universitari per sessioni di tre minuti: in questo frangente è stato rilevato come i ragazzi tendessero a sorridere maggiormente nel momento in cui il robot sorrideva di meno.
Confrontando queste osservazioni con studi condotti precedentemente è stato evidenziato che l’interazione tra madri e figli è regolata da meccanismi analoghi: anche in questo caso, sorrisi apparentemente intenzionali, volti a creare una risposta simile nell'altro. Il campione era piuttosto ridotto (32 studenti e 13 madri) ma secondo il professor Movellan i risultati sarebbero comunque statisticamente rilevanti per dare un'interpretazione realistica del perché i bambini sorridono.
Questo non significa – sottolineano gli autori – che ci sia un particolare meccanismo cognitivo, una cosciente volontà deliberata: emerge però con evidenza che i bambini, già nel corso dei primi mesi di vita, avrebbero un obiettivo come base della propria interazione con gli altri.