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Per Elon Musk solo missioni possibili: lancio storico per il Falcon 9 di ‘seconda mano’

Con la missione SES-10 l’agenzia spaziale privata SpaceX ha dimostrato che è possibile utilizzare una seconda volta il primo stadio del Falcon 9 e recuperarlo per nuove missioni.
A cura di Andrea Centini
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“Abbiamo dimostrato che è possibile realizzare ciò che molte persone ritenevano impossibile”. È con questa frase sibillina che il CEO di SpaceX, Elon Musk, ha celebrato in diretta lo storico risultato ottenuto con l'ultimo lancio della ‘sua' creatura, in seno alla missione SES-10. Il primo stadio del razzo lanciatore Falcon-9, già utilizzato in passato, infatti non solo ha eseguito nuovamente e correttamente il proprio compito da propulsore, ma è anche atterrato con precisione chirurgica sulla piattaforma robotica galleggiante che lo attendeva nell'Atlantico, rendendosi disponibile per i prossimi lanci dopo i test di rito.

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La missione, come si dice in gergo, è stata da manuale e tutti gli obiettivi sono stati raggiunti nei tempi prestabiliti. Il liftoff, ovvero il decollo verticale, è avvenuto alle 18:27 ora locale (mezzanotte e 27 minuti di oggi, in Itlia) dalla storica piattaforma 39A (LC-39A) del Kennedy Space Center della NASA, e il primo stadio si è separato dopo un minuto e 38 secondi come da programma. Dopo alcuni minuti di volo inerziale i motori Merlin 1D sono di nuovo entrati in funzione per la manovra di atterraggio, completata a 8 minuti e 32 secondi dal decollo dalla piattaforma in Florida, dalla quale in passato partirono le celebri missioni Apollo. Il primo stadio si è così adagiato una seconda volta sulla chiatta robotica ‘Of Course I Still Love You' posizionata al largo di Cape Canaveral.

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Mentre si seguivano con apprensione ed entusiasmo le sorti del primo stadio, il secondo ha proseguito la sua rotta fino allo sgancio del satellite SES-10, che verrà impiegato per servizi di telecomunicazione in America del Sud. A 32 minuti il satellite ha raggiunto la sua orbita geostazionaria scatenando scrosci di applausi nella sala di controllo, dove l'entusiasmo era ancora alle stelle per il recupero bis del primo stadio, “la parte più costosa di un razzo”, come sottolineato dallo stesso Elon Musk. La missione è compiuta e oggi si è riscritta la storia del volo orbitale, in attesa di nuovi e ambiziosi traguardi da raggiungere, come il più complesso recupero del secondo stadio.

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[Immagini di SpaceX]

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