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Parkinson, un rischio soprattutto per i depressi

Secondo una ricerca della Veterans General Hospital di Taipei, chi ha sofferto di depressione triplica il rischio di sviluppare il Parkinson.
A cura di Redazione Scienze
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La depressione non comporta solo disagio psicologico, ma anche una crescita del rischio di sviluppare il Parkinson. Ad affermarlo è Neurology, che pubblica lo studio condotto dal Veterans General Hospital di Taipei a Taiwan. Gli esperti hanno esaminato 4.634 cartelle cliniche di pazienti sofferenti di depressione e 18.544 di persone che non ne soffrivano. Dopo aver escluso i soggetti a cui era stata riconosciuta una malattia neurodegenerativa nei 2 o 5 anni successivi la diagnosi di depressione, i medici hanno eseguito un secondo controllo da cui è emerso che l'1,42% (66) dei pazienti del primo gruppo hanno manifestato i sintomi del Parkinson, mentre del secondo solo lo 0,52% (97).

Albert C. Yang, principale autore dello studio, sintetizza: "il nostro studio suggerisce che la depressione può anche essere un fattore di rischio indipendente per la malattia di Parkinson". Confrontando le percentuali dei pazienti affetti da Parkinson, chi ha sofferto di depressione (1,42% contro lo 0,52%) ha mostrato 3,26 volte possibilità in più di mostrare successivamente i sintomi della malattia neurodegenerativa. Ma, come ricorda Yang , "molte domande restano: tra queste, se la depressione è un sintomo precoce della malattia di Parkinson, piuttosto che un fattore di rischio indipendente per la malattia. Il nostro studio ha anche scoperto che la depressione, l’età avanzata e le difficoltà nel curare la depressione sono tutti importanti fattori di rischio".

[Foto di Mikamatto]

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