Overshoot day, l’Italia ha esaurito le risorse naturali per il 2021: siamo in debito con la Terra
Quando le entrate di una famiglia, di un'azienda o di un intero Paese vengono superate dalle spese sostenute si entra in debito, rendendo così necessario attingere a risorse extra, con tutte le conseguenze che ciò comporta. Anche il bilancio delle risorse naturali messe a disposizione della Terra può entrare in debito, quando il consumo sfrenato da parte dell'uomo supera la cosiddetta “biocapacità” del pianeta. Alimenti, trasporti, legname ed energia sono solo alcune delle voci principali che vanno a intaccare l'equilibrio di questo bilancio, ogni anno sempre più orientato al sovrasfruttamento. C'è un momento esatto in cui le risorse prodotte annualmente dalla Terra vengono consumate completamente dall'uomo; è il cosiddetto “Earth Overshoot Day” o Giorno del Superamento Terrestre, che indica la fine dell'uso sostenibile delle stesse. L'Overshoot Day può essere calcolato anche per ogni singolo Paese e l'Italia ha appena superato il proprio, giovedì 13 maggio. Ciò significa che d'ora in avanti, fino alla fine dell'anno, avendo superato il "budget" di risorse naturali a disposizione le staremo sovrasfruttando.
Ad annunciare l'Overshoot Day italiano è stato il Global Footprint Network, organizzazione senza scopo di lucro che ogni anno attraverso i dati dell’Agenzia internazionale per l’energia, delle Nazioni Unite (ONU) e di altre autorevoli fonti scientifiche e istituzionali determina quando si verifica, sia a livello nazionale che globale. Per quello globale del 2021 c'è ancora da attendere, dato che gli esperti sono ancora impegnati nei calcoli, ma nel 2020 è caduto il 22 agosto, circa un mese dopo di quello del 2019 (29 luglio). Questo slittamento in avanti è stato un dato positivo, tenendo presente che più in là si verifica l'Overshoot Day e meno risorse risultano sovrasfruttate nel bilancio annuale. Ma lo scorso anno ha pesato in modo significativo il lockdown generalizzato a causa della pandemia di COVID-19, che ha rallentato o persino arrestato numerose attività esigenti in termini di consumi. Per il 2021, sebbene non si attenda un balzo indietro ai livelli del 2019, sempre a causa dell'impatto della pandemia, i segnali delle emissioni e delle attività antropiche indicano che vi sarà sicuramente un peggioramento.
Per quanto concerne l'Italia, come indicato, l'Overshoot Day si è verificato il 13 maggio, molto tempo prima di quello previsto a livello globale, ma in linea con i dati 2020 (14 maggio) e 2019 (15 maggio). Ciò è dovuto al fatto che un italiano, in media, consuma molte più risorse naturali e lascia un'impronta ecologia molto più significativa. Ma lo stesso discorso si può fare per tutte le popolazioni dei Paesi ricchi e sviluppati, che hanno un impatto ambientale molto più pesante della media. Non a caso anche per il Portogallo l'Overshoot Day è stato il 13 maggio. Sulla base di questo calcolo, l'Italia avrebbe bisogno di ben 2,7 terre per avere un bilancio in pari tra risorse consumate e disponibili.
Va tenuto presente che i dati analizzati dai ricercatori del National footprint and biocapacity accounts sono disponibili fino al 2017, dunque per gli ultimi anni si basano solo su proiezioni, legate al prodotto interno lordo (PIL), alle emissioni di gas a effetto serra (come anidride carbonica e metano), ai dati demografici e altri ancori. Il dettaglio che risalta è che per l'Italia l'impronta ecologica, pur risultando stabile negli ultimi anni, come mostra il grafico è praticamente raddoppiata da quando sono stati elaborati i primi dati per l'Overshoot Day, circa mezza secolo fa. Un'economia più verde e sostenibile, come previsto dai nuovi piani del governo italiano e dell'Unione Europea, dovrebbe avere un impatto significativo sul bilancio delle risorse naturali, tuttavia saranno necessari interventi rivoluzionari in numerosi settori per apprezzarne appieno i benefici.