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Orion è pronto per spedire l’uomo su Marte (o quasi)

Il veicolo della NASA è stato finalmente ultimato e a dicembre partirà per un primo test di volo esplorativo.
A cura di Redazione Scienze
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Rappresentazione artistica di Orion in orbita lunare (NASA)
Rappresentazione artistica di Orion in orbita lunare (NASA)

Gli ultimi tocchi sono stati dati la settimana scorsa: adesso il veicolo spaziale Orion può finalmente dirsi ultimato, pronto ad affrontare le nuove missioni che inaugureranno una nuova era nell'esplorazione spaziale. Orion è stato progettato e realizzato dalla NASA con lo scopo di mandare in pensione il programma Space Shuttle ed ha obiettivi ancor più ambiziosi del suo predecessore: il modulo, infatti, è stato messo a punto per mandare gli esseri umani nello spazio profondo al di là della Luna fino al tanto sospirato Marte, la vera "terra promessa" del XXI secolo.

Si parte tra poche settimane…

Il vero viaggio è cominciato da un pezzo, esattamente dal momento in cui si è iniziato a pensare ad una soluzione alternativa allo Space Shuttle: purtroppo in parte l'idea nacque come reazione al disastro del Columbia avvenuto il 1º febbraio del 2003, quando la navicella si disintegrò nell'atmosfera terrestre nel corso della fase di rientro sopra i cieli del Texas, causando la morte dei sette membri dell'equipaggio.

Ma la data che tutti aspettano con ansia è quella del prossimo 4 dicembre, quando avrà luogo il suo primo test di volo. Il modulo assemblato si troverà sulla pista di lancio del John F. Kennedy Space Center il prossimo 10 novembre; poi sarà un razzo Delta IV a portare in orbita Orion per il suo primo test in assenza di equipaggio. Il veicolo verrà spedito ad una distanza dalla Terra pari a circa 5.800 chilometri: effettuerà due grossi giri per consentire agli ingegneri di verificare se alcuni suoi sistemi critici (come lo scudo termico o i paracadute di recupero) sono in grado di affrontare la sfida delle missioni nello spazio profondo. Il volo durerà poche ore e si chiamerà Exploration Flight Test-1: Orion giungerà laddove nessuna astronave con equipaggio umano è giunta in oltre 40 anni di esplorazione spaziale, prima di tornare verso Terra alla velocità di circa 32.000 chilometri orari, generando una temperatura superiore a 2.200 gradi Celsius. Bill Hill, vice-amministratore associato per Exploration Systems Development ha commentato così l'evento:

Questo è solo il primo segmento di quella che sarà la linea futura delle missioni di esplorazione oltre l'orbita terrestre, la quale in pochi anni invierà i nostri astronauti verso destinazioni umane mai esperite fino ad ora. È emozionante essere parte di un viaggio che è al suo inizio.

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