Orecchie che sanguinano in aereo: cosa può succedere mentre siamo in volo

In determinate e rare circostanze, quando siamo su un aereo le nostre orecchie possono cominciare a sanguinare a causa di una variazione di pressione in cabina. Il fenomeno è uno dei sintomi del barotrauma all'orecchio o otite barotraumatica, un danno dovuto a un cambiamento più o meno repentino tra la pressione dell'orecchio medio – la parte che contiene i tre ossicini (martello, incudine e staffa) – e la pressione atmosferica. La perdita di sangue dalle orecchie si è manifestata in alcuni dei turisti a bordo del volo FR7312 della Ryanair tra Dublino e Zadar (Croazia), costretto a una atterraggio di emergenza in Germania proprio a causa di una depressurizzazione. Ecco cosa è successo al loro orecchio.

Cos'è il barotrauma all'orecchio

Per barotrauma all'orecchio o otite barotraumatica si intende un danno all'orecchio con effetti più o meno seri – sanguinamento compreso – che si manifesta in presenza di una variazione di altitudine e pressione. Quella della depressurizzazione nella cabina di un aereo è l'esempio più classico, tuttavia il barotrauma all'orecchio può comparire anche durante le immersioni subacquee, mentre si guida in montagna e quando sono presenti condizioni patologiche predisponenti, come otiti, lesioni alla membrana timpanica, deglutizione atipica, allergie e malattie nasali.

Perché l'orecchio può sanguinare

L'organo deputato a mantenere l'equilibrio tra la pressione dell'orecchio medio e quella esterna è la tromba di Eustachio o tuba uditiva, un canale di pochi centimetri che collega questa parte dell'apparato uditivo al rinofaringe. Se il cambiamento tra la pressione interna ed esterna è repentino e la tromba di Eustachio non riesce a svolgere correttamente la propria funzione, l'aria che preme con forza sulla membrana del timpano può scatenare un barotrauma all'orecchio, che abbraccia una serie di diversi sintomi. Fra essi vi sono mal di testa, dolore alle orecchie, ipoacusia (udito ovattato), acufene, febbre, vertigini, disorientamento e sanguinamento dall'orecchio e dal naso. Nei soggetti più sensibili può anche manifestarsi la rottura del timpano o una lesione che fa fuoriuscire del liquido dall'orecchio medio. La presenza di muco che ostruisce la tuba uditiva può catalizzare l'insorgenza del barotrauma all'orecchio.

Prevenire il barotrauma all'orecchio

A tutti è capitato di avvertire fastidio – se non dolore – all'orecchio quando l'areo decolla e atterra. Per prevenire il barotrauma dovuto alla variazione di altitudine/pressione può essere di aiuto deglutire spesso (ad esempio masticando un chewing gum o succhiando una caramella) e fare sbadigli, movimenti meccanici che agevolano il lavoro della tromba di Eustachio. Anche restare svegli è d'aiuto, poiché questo la tuba uditiva si apre molto più spesso rispetto a quando dormiamo e favorisce il flusso dell'aria.

Come si cura il barotrauma all'orecchio

Fortunatamente, nella quasi totalità dei casi il barotrauma all'orecchio comporta lesioni che guariscono spontaneamente nel giro di alcuni giorni o settimane. Anche in presenza di sanguinamento o rottura della membrana timpanica. Se il dolore all'orecchio dovesse persistere per più di due o tre ore dalla sua comparsa, è doveroso contattare uno specialista per avere una diagnosi precisa sul tipo di danno subito. Il trattamento standard è pensato principalmente per contrastare i sintomi, in particolar modo il dolore, attraverso appositi analgesici come gocce otologiche antidolorifiche. Nei casi di barotrauma all'orecchio cronico il medico può inserire dei piccoli tubi nell'orecchio del paziente per favorire il flusso dell'aria.

[Credit: Counselling]