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Oklahoma, vermi rossi nell’acqua di rubinetto

Per gli 800 abitanti di Colcord, in Oklahoma, aprire l’acqua di rubinetto è diventato un incubo: i vermi che ne escono resistono al cloro e alla candeggina.
A cura di Redazione Scienze
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C'è poco da dire: è disgustoso vedere zampillare il rubinetto di piccoli vermiciattoli rossi, così come tirare lo sciacquone e trovare in fondo al water l'acqua increspata da piccoli tubicini lunghi al massimo 1,3 centimetri. Ma per i circa 800 abitanti di Colcord, in Oklahoma, la situazione è questa e c'è davvero poco da fare. Negli States li chiamano Blood worms (letteralmente "vermi sangue"), ma per fortuna con la nostra linfa vitale hanno ben poco a che fare. Il riferimento al sangue è dovuto al loro aspetto e il corrispettivo italiano risulta essere meno allarmistico: sono infatti definiti i "vermi rossi dei pescatori". Si tratta delle larve dei moscerini Chironomidi, usate spesso dai pescatori come esche. Sembra che non vi siano particolari effetti collaterali in caso di ingestione, ma le autorità sanitarie scelgono la strada delle prudenza vietando alle 800 anime di Colcord di bere acqua del rubinetto, di cucinare e lavare i denti con l'acqua corrente. E' possibile farsi il bagno.

La caratteristica di questi vermi è quella di essere incredibilmente resistenti. Nascono in acque sporche a basso contenuto di ossigeno e proseguono la propria vita aprendosi dei varchi nel fango. Cody Gibby, commissario d'acqua della città, ha riferito ad una rete locale che "Il cloro non li ucciderà, la candeggina non li ucciderà. Potete prelevare i vermi dal sistema di filtraggio, metterli in una tazza piena di candeggina, lasciarli lì per circa quattro ore… e ancora non saranno morti!". Mentre gli specialisti cercano di capire come ripulire le falde infestate dalle larve, le autorità stanno distribuendo acqua pulita ai cittadini di Colcord.

[Foto da Flickr]

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