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Nuovo farmaco abbassa il colesterolo del 50%, si chiama Inclisiran: “Bastano due dosi l’anno”

Disponibile in Italia già dal 2021, permetterà di controllare i valori di colesterolo LDL anche nei pazienti che non riescono ad abbassarli con le statine e in chi non può assumerle per gli effetti collaterali: “Una rivoluzione che potrà salvare 10mila vite”.
A cura di Valeria Aiello
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Basteranno due dosi l’anno, due iniezioni sottocutanee a distanza di 90 giorni una dall’altra e successivamente ogni 6 mesi, per abbassare di circa il 50% i livelli del colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo “cattivo” nel sangue, primo fattore di rischio cardiovascolare, responsabile in Italia di quasi 50mila decessi l’anno.

Nuovo farmaco inclisiran dimezza il colesterolo "cattivo"

È questa la prospettiva che diventerà realtà già nel 2021, quando nel nostro Paese saranno disponibili due nuovi farmaci per il controllo del colesterolo, tra cui l’attesissimo inclisiran, questo il nome del nuovo agente terapeutico a base di piccoli Rna interferenti (siRNA, small interfering RNA) in grado di ridurre la sintesi epatica di Pcsk9, una proteina che regola la degradazione dei recettori per il colesterolo LDL sulla superficie delle cellule del fegato. In due studi di fase 3 (ORION-10 e ORION-11) pubblicati su New England Journal of Medicine, l’inclisiran ha dimostrato di dimezzare i livelli di colesterolo LDL in pazienti con malattia cardiovascolare ateroslerotica che non riuscivano trarre giovamento dalla terapia con statine alla massima dose tollerata.

L’altro farmaco è l’acido bempedoico, una molecola che ha un meccanismo di azione simile a quello delle statine e altre terapie ipolipemizzanti, che se assunto una volta al giorno, ha dimostrato di ridurre di il colesterolo LDL di circa il 20%, con il vantaggio di non essere attivo a livello muscolo-scheletrico, dunque senza portare dolori muscolari come invece può accadere con le statine.

L’annuncio della disponibilità di questi due farmaci in Italia arriva dal Congresso della Società Italiana di Cardiologia (SIC), nel corso della quale è stata anticipata la notizia del loro prossimo arrivo. Una svolta che “potrebbe consentire di ridurre la mortalità per eventi cardiovascolari salvando 10mila vite – hanno spiegato Ciro Indolfi, presidente Sic, e Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto Sic – . Il colesterolo rappresenta uno tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare, responsabile di 47.000 decessi l'anno con una spesa sanitaria che arriva a 16 miliardi di euro per costi diretti e indiretti. Tenere più basso il livello di colesterolo ‘cattivo' fa ridurre i rischi di infarto e ictus e la conseguente mortalitàha commentato Indolfi.

Per Perrone Filardi, “più di un milione di italiani sono a rischio altissimo di eventi cardiovascolari di questi solo il 20% raggiunge gli obiettivi raccomandati dalle linee guida internazionali che hanno abbassato i valori di riferimento al di sotto 55 mg/dl”.  Un problema sanitario che rischia di aggravarsi anche per i controlli di routine saltati a causa della pandemia di Covid-19 ma che potrebbe ridursi grazie all’arrivo di questi farmaci innovativi.

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