Nuova speranza per malati di leucemia e linfoma
La sperimentazione che dal 2012 si sta svolgendo al Derriford Hospital di Plymouth (Regno Unito) sotto la guida dell'ematologo e ricercatore Simon Rule potrebbe rivoluzionare le terapie somministrate ai malati di leucemia e linfoma. Gli studiosi hanno testato su trenta pazienti alcuni farmaci inibitori della tirosina chinasi di Bruton (BTK). Secondo Rule i margini di successo di questa terapia sono molto vicini al 100% e ha spiegato che "i farmaci che bloccano la tirosina chinasi di Burton stanno già mantenendo le promesse degli studi clinici e in futuro potrebbero essere efficaci per il trattamento di leucemia e linfoma". Il dottor Kat Arney, responsabile della comunicazione scientifica del Cancer Research UK , ha frenato, osservando che "questo nuovo studio è condotto su un campione molto ridotto e i risultati non sono stati ancora del tutto resi pubblici dalla letteratura scientifica, quindi è troppo presto per dire quanto sia efficace questo farmaco".
In attesa che sul risultato delle sperimentazioni si possa esprimere un ente terzo, a parlare è sempre il prof. Rule, che ha spiegato che "la cosa sorprendente di questi farmaci è che non hanno praticamente alcun effetto collaterale, il che non ha precedenti nella mia esperienza. In alcuni pazienti gli effetti sono immediati". La BBC ha riportato l'esperienza di David Hodge, 74 anni e da 17affetto da leucemia linfocitica cronica. Quando nel 2012 aveva cominciato a sperimentare il farmaco, Hodge aveva solo pochi mesi di vita. Ora è lui stesso a parlare della sua esperienza e a raccontare che con una pillola al giorno può dirsi "in gran forma, non ho avuto nessun problema, nessun effetto collaterale, niente.