Nuova popolazione di balenottere azzurre scoperta nell’Oceano Indiano grazie al canto

Analizzando i dati acustici raccolti con gli idrofoni è stata identificata una nuova popolazione di balenottere azzurre (Balænoptera Musculus) nell'Oceano Indiano occidentale. Si tratta di una scoperta straordinaria per molteplici ragioni, considerando anche il delicato stato di conservazione di questa meravigliosa specie di cetaceo, il più grande animale vivente sulla Terra. Le balenottere azzurre emettono “canzoni” tipiche per ciascuna popolazione, talmente specifiche che per i biologi marini hanno criterio diagnostico. In parole semplici, è possibile associare gli esemplari a una determinata popolazione sulla base dei canti che emettono. Attraverso l'analisi dei dati raccolti negli ultimi tre anni è stato rilevato un canto completamente nuovo, e per questa ragione si ritiene che esso appartenga a una popolazione diversa da quelle già note. Gli autori della scoperta pensano addirittura che esso possa appartenere a una sottospecie non ancora descritta, aumentando ancora di più il valore della ricerca.
A identificare e classificare il nuovo canto delle balenottere azzurre è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'African Aquatic Conservation Fund di Chilmark, Stati Uniti, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del New England Aquarium, del Five Oceans Environmental Services del Sultanato dell'Oman, dell'Università del Nuovo Galles del Sud, del NOAA Fisheries, del Megaptera Marine Conservation e di altri istituti sparsi per il mondo. Gli scienziati, coordinati dal dottor Salvatore Cerchio, Direttore del Programma Cetacei presso l'istituzione americana, hanno identificato per la prima volta il nuovo canto nel 2017 nel Canale del Mozambico al largo del Madagascar (Oceano Indiano sud-occidentale), mentre conducevano studi su una popolazione di balenottere di Omura. Lo stesso canto è stato identificato analizzando i dati raccolti durante una campagna per la salvaguardia della megattera condotta al largo della costa dell'Oman, nel Mar Arabico/Oceano Indiano settentrionale. Dopo aver presentato l'informazione alla Commissione internazionale per la caccia alle balene (IWC) del 2018, un altro team di ricerca dell'Università del Nuovo Galles del Sud guidato da Emmanuelle Leroy e Tracey Rogers ha affermato di aver registrato il medesimo canto al largo dell'arcipelago di Chagos occidentale, nell'Oceano Indiano centrale equatoriale.

Incrociando tutti i dati è stato possibile determinare che si tratta di una popolazione precedentemente sconosciuta di balenottera azzurra. Nell'Oceano Indiano l'imponente mammifero marino sarebbe presente con tre sottospecie (Balaenoptera musculus intermedia, Balaenoptera musculus brevicauda, e Balaenoptera musculus indica) suddivise in quattro popolazioni, ciascuna delle quali caratterizzata da un canto specifico con criterio diagnostico. I biologi marini ritengono che questi profondi canti – udibili dall'orecchio umano solo se accelerati di varie volte – siano utilizzati dai maschi per corteggiare le femmine, ma ci sono ancora moltissimi misteri al riguardo. Fin quando non verranno raccolti campioni genetici in grado di localizzare con maggior precisione gli esemplari della nuova popolazione, appartenente a una specie molto complessa da studiare, gli scienziati dovranno “accontentarsi” dei preziosi rilievi sonori. Si ritiene tuttavia che la popolazione possa essere la stessa brutalmente cacciata dai balenieri sovietici negli anni '60 al largo del Mar Arabico/Oceano Indiano, una mattanza che portò allo sterminio di oltre 1.200 esemplari.

Prima dell'epoca baleniera vivevano nei mari di tutto il mondo centinaia di migliaia di balenottere azzurre, ma nel giro di 40 anni le abbiamo portare sull'orlo dell'estinzione, massacrandone il 99 percento. Si stima che oggi ne sopravvivano soltanto tra i 5mila e i 12mila esemplari, sebbene sui numeri non tutti gli esperti siano concordi. Le balenottere azzurre sono tra gli animali più grandi in assoluto che siano mai vissuti sul nostro pianeta, raggiungendo i 33 metri di lunghezza per un peso di oltre 150 tonnellate. Oggi le misure medie sono sensibilmente inferiori, proprio perché i balenieri tendevano a uccidere quelle più maestose. La specie è classificata con codice EN (in pericolo di estinzione) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), e la scoperta di una nuova popolazione, forse addirittura una nuova sottospecie, è una notizia sicuramente di speranza. I dettagli della ricerca "A new blue whale song-type described for the Arabian Sea and Western Indian Ocean" sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Endangered Species Research.