Nuova frana sulle Dolomiti, si sbriciola un pezzo del caratteristico Sass Maor
Ancora un crollo per le Dolomiti, patrimonio Unesco dell’umanità, che registra la perdita di un altro dei suoi caratteristici “pezzi”: questa volta una frana naturale ha colpito una parete rocciosa alla base del Sass Maor, nella parete est delle celebri Pale di San Martino. Un pezzo di cartolina ferito, “Madonna dalla testa china” come spesso viene definito il Sass Maor: un blocco enorme di pietra di quasi 400 metri di base e 100 d’altezza si è sgretolato ed è finito ai piedi del massiccio.
Sulla vetta, alta 2816 metri e particolarmente amata dai rocciatori e dagli alpinisti, è avvenuto quello che gli esperti chiamano normale cedimento strutturale caratteristico di questo complesso di monti imponenti ma piuttosto fragili. Il distacco avvenuto non ha fortunatamente causato alcun danno alle persone ma ha cancellato gran parte di tre delle vie alpinistiche di passaggio e ci si è accorti della frana, probabilmente avvenuta già qualche giorno fa, solo quando finalmente si è diramata una nebbia fitta che da giorni avvolgeva le Dolomiti e si ci è potuti rendere conto della portata del fenomeno.
Secondo quanto riportato da diverse fonti il boato del distacco sarebbe stato tale da essere avvertito distintamente dagli abitanti della valle che però non avrebbero capito subito cosa stesse succedendo. Il cedimento odierno, che arriva dopo altri distacchi che hanno interessanto sempre il complesso delle Dolomiti, sarebbe avvenuto in seguito all’azione degli agenti atmosferici, piogge e nevi che hanno reso sempre più deboli e friabili le rocce.
L’ultima frana si era verificata nell’agosto scorso e aveva interessanto le Dolomiti bellunesi: quella volta due soccorritori alpini non avevano potuto far nulla contro una frana di sassi che li ha centrati in pieno uccidendoli.