Notte di San Lorenzo, quando e come vedere le stelle cadenti nel cielo senza Luna
Si avvicinano le stelle cadenti d'agosto, le Perseidi, che ogni anno illuminano il nostro cielo e che sono conosciute come Lacrime di San Lorenzo. Quest'anno lo spettacolo si terrà tra il 12 e il 13 agosto, quando ci sarà il picco di visibilità, ma anche in giorni precedenti e successivi sarà possibile vedere qualche stella cadente. Vediamo cosa sono le stelle cadenti, quando e come vederle.
Le Lacrime di San Lorenzo. Conosciute come Lacrime di San Lorenzo poiché ‘cadono' generalmente intorno al giorno di San Lorenzo, che è il 10 agosto, le Perseidi sono meteore originate dalla cometa Swift-Tuttle che, scoperta nel 1861, ha effettuato il suo ultimo passaggio nel 1992. Come ci spiega Gianluca Masi, astrofisico, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, “Il fenomeno si verifica quando la Terra passa in prossimità dell’incrocio tra la sua orbita e quella della cometa in questione, ‘tuffandosi’ così nella nube di polveri seminata da quest’ultima lungo il proprio percorso attorno al Sole”. Inoltre, prosegue Masi, “Questi grani di polvere, penetrando a gran velocità nell’atmosfera terrestre, bruciano per attrito, lasciando così nel cielo la caratteristica scia”.
La notte perfetta. Quest'anno le Perseidi saranno più facilmente osservabili perché non ci sarà la Luna, la Luna nuova sarà infatti l'11 agosto e noi potremo contare fino a 100 stelle cadenti ogni ora: diciamo che vederle sarà dunque molto molto probabile. “Nella seconda parte della notte – spiega Masi – si assiste ad un sensibile aumento dell’attività meteorica, poiché all’alba l’osservatore è sulla parte della Terra che avanza lungo la propria orbita verso le polveri cometarie, dunque è come se vedesse dal “parabrezza”, anziché dal “lunotto” posteriore del nostro pianeta”.
Come vederle. Ora che abbiamo chiarito quando vederle, e cioè il 12 agosto, passiamo al come: basterà andare in un posto in cui l'inquinamento luminoso delle città scarseggia e alzare lo sguardo. Altrimenti sarà possibile seguire la diretta streaming proprio con Gianluca Masi a partire dalle 22:30.
Perché si chiamano Perseidi. Perché si chiamano Perseidi? Masi spiega che “Il nome delle Perseidi deriva dalla posizione occupata nel cielo dal radiante, ossia il punto dal quale prospetticamente le meteore sembrano scaturire: in questo caso, esso si proietta in direzione della costellazione di Perseo, celebre protagonista del firmamento autunnale. Tuttavia, le meteore appaiono in tutto il cielo: ripercorrendo idealmente all’indietro le scie delle Perseidi, esse convergerebbero proprio nel radiante, la cui posizione è moderatamente variabile nel corso dei giorni”.