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Notte di San Lorenzo 2021: quando vedere le stelle cadenti

Dopo due anni deludenti a causa della presenza ingombrante della Luna, lo sciame meteorico delle Perseidi – conosciuto anche come “Lacrime di San Lorenzo” – nel 2021 è pronto a regalarci uno spettacolo indimenticabile. Nella notte tra l’11 e il 12 agosto, infatti, le condizioni per ammirare le stelle cadenti nel cielo saranno ideali. Ecco tutto quello che c’è da sapere per non perdersi la pioggia di meteore.
A cura di Andrea Centini
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Le Perseidi fotografate dall'astrofisico Gianluca Masi. Credit: Gianluca Masi/Virtual Telescope Project
Le Perseidi fotografate dall'astrofisico Gianluca Masi. Credit: Gianluca Masi/Virtual Telescope Project

Agosto è il mese in cui si verificano le cosiddette “Lacrime di San Lorenzo”, nome popolare attribuito allo sciame meteorico delle Perseidi. Si tratta di uno degli spettacoli astronomici più attesi dell'intero anno, anche da coloro normalmente non si interessano di fenomeni celesti. Le “stelle cadenti”, come sono volgarmente chiamate le effimere scie luminose che attraversano e illuminano il firmamento, sono del resto ampiamente legate alla cultura popolare: basti pensare alla tradizione di esprimere un desiderio quando si vede una meteora. Quest'anno di desideri se ne potranno esprimere davvero molti, poiché l'osservazione delle Lacrime di San Lorenzo, così chiamate in memoria del martirio del diacono romano avvenuto il 10 agosto del 258, sarà praticamente ideale. A differenza del 2020 e del 2019, infatti, il fenomeno non sarà disturbato dalla presenza ingombrante della Luna, che raggiungerà la fase di Luna Nuova l'8 agosto, proprio a ridosso del picco massimo, pertanto totalmente ininfluente. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi il meraviglioso spettacolo.

Quando vedere le stelle cadenti: la data

Come specificato, la notte di San Lorenzo cade il 10 agosto, anniversario del martirio. Ciò nonostante il picco massimo dello sciame meteorico al giorno d'oggi cade tradizionalmente tra l'11 e il 13 agosto, spiega l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project che alle 02:00 del 12 agosto trasmetterà una diretta streaming per l'osservazione dell'evento. Il momento migliore per l'osservazione del fenomeno sarà infatti nella notte tra mercoledì 11 e giovedì 12, sebbene saranno ben visibili diversi giorni sia prima che dopo il picco massimo. La ragione risiede nel fatto che tra l'11 e il 12 l'orbita della Terra si avvicinerà di più a quella del passaggio della cometa Swift-Tuttle attorno al Sole, responsabile delle polveri che generano le “fiammate” nel cielo. Le meteore, infatti, non sono altro che minuscoli detriti che entrando in contatto con l'atmosfera terrestre si "infiammano", illuminando il firmamento. Più i grani di polvere sono grandi, naturalmente, più sono spettacolari le scie luminose; non a caso in alcuni casi posso dar vita a veri e propri bolidi. La notte del picco massimo bisognerà volgere lo sguardo a Nord Est, verso la costellazione di Perseo, da cui prendono il nome le Perseidi. La denominazione deriva infatti dal radiante, ovvero il punto dal quale sembrano originare sulla volta celeste, che nel caso specifico è associato alla costellazione di Perseo. Ma le Lacrime di San Lorenzo saranno visibili praticamente su tutto il firmamento. Non sarà necessario alcuno strumento per l'osservazione; del resto il metodo migliore per ammirare le stelle cadenti è a occhio nudo, magari sdraiati su una spiaggia o su un pratone in collina/montagna, senza inquinamento luminoso. Tuttavia, con una fotocamera impostata per la fotografia a lunga posa è possibile ottenere scatti magnifici delle scie luminose; per chi dispone della strumentazione adatta è caldamente consigliato fare qualche tentativo.

Cosa sono le Perseidi e perché le stelle cadenti si chiamano così

Le Perseidi sono uno sciame meteorico prodotto dal passaggio della cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862 e il cui ultimo passaggio risale a circa 30 anni fa (1992). L'astrofisico Gianluca Masi spiega che fu l'astronomo Giovanni Virginio Schiapparelli a stabilire un'associazione tra le “Lacrime di San Lorenzo” e la suddetta cometa. “Il fenomeno si verifica quando la Terra passa in prossimità dell’incrocio tra la sua orbita e quella della cometa in questione, ‘tuffandosi’ così nella nube di polveri seminata da quest’ultima lungo il proprio percorso attorno al Sole. Questi grani di polvere, penetrando a gran velocità nell’atmosfera terrestre, bruciano per attrito, lasciando così nel cielo la caratteristica scia”, ha affermato lo scienziato. Il fenomeno diventa più evidente quando la nube di polveri lasciata dalla cometa viene rimpinguata da nuovi detriti in seguito a un ulteriore passaggio. Quest'anno, grazie alle condizioni di osservazione ideali, secondo gli esperti potremmo vedere fino a 100 meteore all'ora; si tratta dunque di uno spettacolo assolutamente imperdibile, soprattutto in una notte con temperature miti e con cielo limpido, come quelle tipiche del mese di agosto.

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