Non sono stigmate: cos’è la malattia che fa piangere sangue
I tabloid che riportano la vicenda del tredicenne Akhilesh Raghuvanshi – senza che questa risulti riportata in testate autorevoli, come la Bbc – fanno riferimento alle affermazioni del padre, il quale si sarebbe rivolto a medici di tutto il Mondo. Akhilesh da tempo sanguinerebbe copiosamente da occhi, orecchie e cuoio capelluto. La sua condizione sarebbe fonte di grandi dolori, emorragie, emicranie paralizzanti e un – comprensibilissimo – disagio psichico. Le testate più sensazionaliste titolano "stigmate" ma riportano nei loro articoli il termine "emolacria", condizione clinica che i medici tuttavia non avrebbero mai riscontrato.
Esistono spiegazioni scientifiche?
A questo punto non ha molta importanza stabilire se il fatto in sé sia accaduto sul serio. Facciamo presente comunque che le maggiori testate evitano al momento di dare eco al clickbait che si sta diffondendo attorno a questa storia. Il termine "stigmate" ha portato anche inevitabili interpretazioni religiose, soprattutto in siti dediti ad un certo "fondamentalismo" religioso.
Una spiegazione medica esiste. Evidentemente noi abbiamo avuto la possibilità di conoscere l'unico esperto di biomedicina in grado di dare una interpretazione, oppure la "ricerca planetaria" del padre di Akhilesh non è stata riportata in maniera rigorosa. Gaetano Pezzicoli di EduTube Italia un'idea se l'è fatta:
Basandoci su quanto riportato sembra che soffra di una qualche patologia scoagulante, bisogna vedere anche quante volte al giorno (nella realtà, non nel titolone del giornale), se é sangue suo e se sono stati fatti esami. Riguardo l'assenza di fonti certe non è questione di articoli, qui siamo proprio a discorsi da libri di testo. Uno dei primi segni dello scoagulo è il sanguinamento diffuso spesso dalle mucose.
Due casi precedenti. Il nome corretto sarebbe "patologia deficitaria della coagulazione", questo è quanto si intende per "patologia scoagulante". Esistono diverse malattie che impediscono la normale coagulazione del sangue, facilitando il verificarsi di emorragie, alcune di queste patologie sono molto conosciute, come l'emofilia, altre meno. In sostanza le cellule deputate alla riparazione dei vasi sanguigni – dette piastrine – non sono più in grado di svolgere il loro compito, così diventa molto più probabile avere perdite di sangue, anche la dove solitamente non dovrebbe capitare mai. Al momento non si fa riferimento specifico a esami del sangue. Abbiamo cercato allora dei casi precedenti – riportati da testate autorevoli – ci siamo imbattuti così in quello di Marnie-Rae Harvey (17 anni nel 2013), ragazza inglese con sintomi pressoché identici. Sempre nel 2013 viene riportato anche il caso della ragazza cilena Yaritza Oliva. Va detto che si tratta anche in questo caso di fenomeni estremamente al limite, con non poche difficoltà da parte degli esperti a confermare delle diagnosi certe al di là di ogni dubbio, ma nessuno di loro pensa ad un evento paranormale. Nel caso di Oliva si tratterebbe con tutta probabilità di una rara patologia giovanile che si legherebbe all'emofilia; da un'alterazione delle piastrine; o dall'abuso di certi farmaci. Questo è quanto riscontrò all'epoca Alejandro Lutz, oftalmologo della clinica Las Condes di Santiago. Più difficile il caso della ragazza inglese, che comunque si potrebbe spiegare con delle complicanze ginecologiche.
Spesso si tratta di malattie genetiche. I due casi precedenti confermano quanto riportato dal nostro biomedico per la situazione di cui soffrirebbe Akhilesh.
Quindi ci sta che queste patologie si verifichino in giovane età. Occhi e orecchie sono sedi comuni di sanguinamento in queste patologie, certo, le foto sono abbastanza d'impatto, ma dobbiamo pensare che questi pazienti non possono lavarsi i denti troppo forte o si trovano un make up da film horror.
Si può anche riportare nei siti "non ha una diagnosi certa" per fare il titolo a effetto, del resto non è del tutto falso. Molte patologie della coagulazione colpiscono punti non comuni del meccanismo coagulativo e mentre conosciamo bene l'emofilia o la malattia di von Willebrand – perchè colpiscono un solo fattore della coagulazione – non sappiamo molto invece di quelle patologie che colpiscono i meccanismi di regolazione, o di quelle che colpiscono più fattori insieme, anche se in modo blando.