Nella cannabis la cura contro il cancro? I cannabinoidi fanno ‘suicidare’ le cellule malate
I cannabinoidi presenti nella cannabis potrebbero aiutare a combattere il cancro, poiché possiedono una spiccata azione antitumorale che spinge le cellule malate a morire, preservando al contempo quelle sane. È lo scenario prospettato da un team di ricerca dell'Istituto Oncologico di Vojvodina e dell'Università di Novi Sad (Serbia), che ha revisionato una serie di studi nei quali sono state indagate le potenziali proprietà anticancro della cannabis – sia esogena che endogena – in ambito clinico e preclinico.
La canapa utile (Cannabis sativa), dalle cui infiorescenze essiccate viene ottenuta la cosiddetta marijuana, contiene oltre un centinaio di cannabinoidi, ma alcune di queste sostanze, dette endocannabinoidi o cannabinoidi endogeni, vengono prodotti naturalmente anche dalle cellule dei mammiferi. Analizzando il comportamento dei recettori di cannabinoidi di tipo 1 (CB1) e tipo 2 (CB2) presenti in queste cellule è stata dimostrata l'azione citotossica delle sostanze, che in pratica portano le cellule ccancerose al cosiddetto “suicidio cellulare” o apoptosi. Inoltre i cannabinoidi avrebbero effetti che contrastano la proliferazione del cancro, il dettaglio che rende più pericolosa e potenzialmente letale questa variegata famiglia di patologie.
Sebbene il potente effetto antitumorale sia emerso in diverse indagini, sia nei tessuti umani in coltura che nei modelli animali, i cannabinoidi hanno avuto scarsa applicazione diretta sui pazienti malati di tumore. “Anche se la cannabis terapeutica è ben sostenuta dalla letteratura scientifica per la riduzione dei sintomi del trattamento del cancro o della malattia stessa, ci sono diverse affermazioni che la cannabis potrebbe trattare il cancro stesso”, ha sottolineato il professor Leslie Mendoza Temple, direttore e docente presso la prestigiosa Pritzker School of Medicine dell'Università di Chicago.
Per gli autori principali dello studio, Višnja Bogdanović, Jasminka Mrdjanović e Ivana Borišev, sarebbe dunque opportuno mettere a punto nuove ricerche approfondite per valutare statisticamente gli effetti dei cannabinoidi contro il cancro, sia da soli che in combinazione con altre terapie antitumorali standard. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica The Journal of Alternative and Complementary Medicine.
[Credit: rexmedlen]