Nel paese dove l’eolico salva dall’Imu
È l'argomento di discussione privilegiato degli ultimi mesi, protagonista del dibattito e del confronto politico così come delle conversazioni da bar, oltre che delle preoccupazioni familiari: la nuova tassa sugli immobili è attesa con timore in tutto il Paese, eccezion fatta per il piccolo comune di Tula, in provincia di Sassari, dove i cittadini non dovranno preoccuparsi di scadenze, numero di rate e, soprattutto, non si ritroveranno con carta e penna alla mano a far conti per risanare i bilanci. Sì, perché in questo paesino di poco più di 1600 anime, i calcoli li hanno fatti soltanto i tecnici comunali e con l'obiettivo di neutralizzare l'odiata imposta: il fine è stato raggiunto e, così, gli abitanti di Tula saranno esentati dal pagamento dell'Imu. In che modo è stato possibile questo?
Imu, addio – Nessun comune può abolire una tassa che viene imposta dallo Stato: tuttavia le norme del Parlamento consentono una certa libertà sulla modulazione degli importi e sulle detrazioni, sostanzialmente su quei parametri che determinano l'ammontare economico dell'Imu. Scegliendo così di ridurre l'aliquota dal 4 al 2 per mille e, contemporaneamente, di portare la detrazione dai 200 ai 400 euro a cui vanno aggiunte quelle di 50 euro per ciascun figlio a carico, senza tralasciare il conteggio sulla rendita catastale delle case, secondo quanto stabilito aumentata del 60%, si è comunque giunti al risultato sperato, ovvero zero. L'operazione è stata condotta, naturalmente, nel pieno rispetto della legge. Alla fine il Sindaco Andrea Becca (eletto in una lista civica) ha formalizzato con un'apposita ordinanza l'esenzione totale dell'Imu sulla prima casa che consentirà ai cittadini di non pagare alcuna delle rate previste, non dovendo cioè ricorrere ad un rimborso ma eliminando il problema all'origine.
Il parco eolico Sa Turrina Manna – Una realtà, quella del piccolo comune di Tula, che si direbbe in netta antitesi con i roboanti annunci di crisi nei quali si torna sempre a ripetere come sia necessario, a tutti i costi, appellarsi al senso di responsabilità individuale dei cittadini al fine di tamponare danni che altrimenti potrebbero essere gravissimi. Eppure, nonostante la congiuntura economica, il paese sardo ha potuto compiere questa scelta con piena consapevolezza, grazie alla presenza del Parco eolico Sa Turrina Manna (la Torretta Grande) che garantisce gettiti straordinari che già hanno permesso di non istituire l'addizionale Irpef e di riuscire a tenere per sei anni di seguito l'imposta sui rifiuti sempre bloccata alla stessa aliquota, senza alcun aumento. Con introiti annui che si aggirano intorno ai 400 000 euro (pari a circa il 10% del bilancio comunale) il parco eolico rappresenta oggi non solo un grande investimento sul futuro dell'ambiente, ma anche una incredibile risorsa per il presente delle famiglie italiane; e il reimpiego di questi incassi in politiche sociali ed ambientali sta già dando i suoi frutti, mentre Tula guarda sempre più al green, decidendo di puntare anche sul solare, eliminando, nel frattempo, qualsiasi forma di spreco, dalle auto ai telefoni di servizio: a testimonianza che un'altra strada c'è.