Nei nostri cieli il Sole è in tempesta
Una fortissima eruzione solare, rilevata grazie alle apparecchiature NASA nel corso della mattinata di lunedì 23 gennaio, è la protagonista indiscussa dei nostri cieli in questi giorni. L'intenso brillamento sta provocando l'espulsione dalla massa coronale di una massiccia mole di materiali che, diffondendosi attorno alla nostra stella, vanno a piovere nell'atmosfera terrestre.
La potente esplosione che ha coinvolto la macchia numero 1402 ha spinto fuori dalla superficie dell'astro un flusso di elettroni e protoni che, una volta giunto nella nostra atmosfera sotto forma di vento solare, origina nei cieli dell'emisfero settentrionale il meraviglioso spettacolo delle aurore boreali. La tempesta magnetica originata dal fenomeno potrebbe creare alcuni disturbi alle comunicazioni via radio con conseguenti brevi blackout.
Gli scienziati monitorano sempre con estrema accuratezza le tempeste solari poiché queste potrebbero interferire con l'attività dei satelliti artificiali in orbita oltre che creare disturbi alla salute degli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Tuttavia, dopo le prime ore di allerta, gli esperti hanno rassicurato annunciando che dai cieli non è in arrivo alcun grave pericolo: unica accortezza da parte di alcune compagnie aeree che hanno preferito deviare alcune rotte polari.
La tempesta solare è la più forte dal 2005, pur essendo classificata di grado 3 su una scala da 1 a 5. L'evento ha smentito le affermazioni di alcuni scienziati che, qualche mese fa, avevano preannunciato che il Sole stava entrando in un ciclo particolarmente tranquillo della propria attività e, contemporaneamente, ha già destato l'attenzione degli appassionati di profezie sull'imminente apocalisse del 2012 e sui segnali premonitori che ne starebbero dando l'annuncio in grande stile.