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Nascono femmine e a 12 anni diventano maschi, sono i Guevedoces

Alla nascita sembrano femmine, ma, con l’arrivo della pubertà, si trasformano in maschi. Li chiamano Guevedoces e sono affetti da una rara condizione genetica.
A cura di Zeina Ayache
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Da bambine a maschi dopo la pubertà
Da bambine a maschi dopo la pubertà

Li chiamano “Guevedoces”, che tradotto significa “pene a 12 anni”, e sono quei bambini che nascono femmine e, durante la pubertà, si trasformano in maschi a causa di una rara condizione genetica. Quando vengono al mondo, il loro  apparato genitale è quello di una femmina, anche se in alcuni casi è ambiguo, e, successivamente, con l’incremento del testosterone, si modifica: il pene e lo scroto crescono, mentre i muscoli si sviluppano e la voce si trasforma diventando più profonda, eppure già dalla nascita sono geneticamente maschi, hanno infatti il cromosoma X e il cromosoma Y.

La loro condizione si chiama 5-alpha reductase deficiency e consiste nell’incapacità del corpo di produrre diidrotestosterone, detto DHT, che è il responsabile della formazione dei caratteri maschili nel feto. Quanto alla sua incidenza, studi effettuati hanno dimostrato che è particolarmente diffusa in Repubblica Domenicana, Papua Nuova Guinea, Turchia ed Egitto e, proprio in Repubblica Domenicana, il 2% dei neonati a Salinas nasce femmina per poi diventare maschio.

L’apparato genitale femminile non è completamente formato, ma consiste in soli due terzi di una vagina e, grazie all’azione dell’ormone antimulleriano, non sviluppa l’utero e le tube di Falloppio, il che significa incapacità di portare avanti una gravidanza. I Guevedoces riescono a produrre sperma, ad eiaculare ed avere erezioni, che, però, non sempre sono sufficienti al fine dei rapporti sessuali e della riproduzione.

Era il 1974 quando la ricercatrice Imperato-McGinley ha affrontato per la prima volta la condizione di questi bambini pubblicando uno studio intitolato “Steroid 5alpha-reductase deficiency in man: an inherited form of male pseudohermaphroditism”. Non è semplice per questi bambini affrontare la loro condizione, sin da subito infatti si accorgono di sentirsi maschi, pur vivendo in un corpo di femmina. Una volta raggiunta la pubertà, il cambiamento fisico conferma le loro convinzioni.

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