Miopia in crescita anche tra i giovani: colpa (anche) di cellulari e tablet
Anche per i più piccoli la realtà ha i contorni incerti di chi non vede bene. Secondo studi recenti, la miopia è sempre più diffusa in tutto il mondo persino tra chi non è ancora entrato nell'adolescenza. Le cause possono essere genetiche, ma anche legate alle cattive abitudini che caratterizzano la contemporaneità. In Italia i miopi sono il 25% della popolazione, contro il 13% di quarant'anni fa. Un trend che colpisce ancor di più l'Europa (un cittadino su tre è miope), ma ancora di più l'altra sponda dell'Atlantico: negli Stati Uniti l'incremento di miopi dai primi anni Settanta ai primi del Duemila è stato del 66%, colpendo non più il 25% della popolazione, ma ben il 41%.
Le cause della miopia, come ricordato, possono essere di natura genetica. E' il caso, ad esempio, di quelle regioni della Cina in cui i miopi rappresentano il 90% della popolazione (ed erano il 60% un secolo prima). In Occidente, però, conta soprattutto l'uso di certa tecnologia ed uno stile di vita che sempre più ci chiude tra quattro mura. L'esposizione sempre meno frequente alla luce del sole e alle ampie vedute, accompagnata dall'esposizione prolungata alla luce blu di smartphone e tablet, all'uso di tv e computer, contribuisce alla perdita di diottrie. La maggior parte dei miopi – il 66% – soffre di una forma lieve che arriva al massimo a -2 diottrie, mentre il 5% ne ha perse oltre sei.
E' possibile combattere la miopia adattativa, quella causata da abitudini scorrette, cambiando il proprio stile di vita, ossia vivendo maggiormente all'aria aperta e dedicando meno tempo ai videogiochi. E' necessario assicurarsi inoltre che pc e tv siano a norma e provvedere nel caso ad adottare schermi protettivi.
[Foto di Jesslee Cuizon]