13 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Miopi perché non vogliamo più guardare lontano

L’aumento di questo disturbo della vista, soprattutto nei paesi industrializzati, ha un colpevole ben preciso: l’abitudine di bambini e ragazzi di passare sempre meno tempo all’aria aperta. Questo è quanto affermano due ricercatori di Cambridge.
A cura di Nadia Vitali
13 CONDIVISIONI
L'aumento di questo disturbo della vista, soprattutto nei paesi industrializzati, ha un colpevole ben preciso: l'abitudine di bambini e ragazzi di passare sempre meno tempo all'aria aperta. Questo è quanto affermano due ricercatori di Cambridge.

Se siamo sempre più miopi un motivo ci sarà: questo è stato il punto di partenza di Anthony Khawaja e di Justin Sherwin, ricercatori dell'Università di Cambridge, allorché hanno preso in esame i risultati di otto studi condotti negli anni passati, in cui su un totale di 10.400 bambini ed adolescenti si misurava per ciascuno la qualità della vista e, contemporaneamente, si raccoglievano notizie relative al loro stile di vita. I dati emersi dallo studio sono stati presentati al convegno annuale dell'American Academy of Ophthalmology ad Orlando, in Florida.

Discolpati libri, televisioni e computer e minimizzati anche i ruoli di alcuni alimenti come le carote, vero e proprio tormento di bambini i cui genitori sono in apprensione per la salute della loro vista; a fare la differenza tra un occhio d'aquila ed un occhio miope concorrerebbe principalmente il tempo che i piccoli ed i giovani trascorrerebbero fuori casa.

L'importanza fondamentale di questo fattore era già stata notata da tempo dagli scienziati, ma l'accurata analisi da parte dei ricercatori britannici di una massiccia mole di informazioni relativa a ragazzi di tutto il mondo ha potuto, certamente, fornire una conferma ulteriore: per ogni ora che si trascorre all'aria aperta, le probabilità di divenire miopi scenderebbero del 2% e questo effetto benefico apportato dallo spazio esterno sarebbe indipendente dalle attività ad esso associate.

Sebbene i numeri parlino piuttosto chiaro, non è ancora, tuttavia, possibile stabilire cosa esattamente dello stare fuori casa aiuti a prevenire questo disturbo della vista: da un lato, infatti, si riconosce il contributo della luce naturale come essenziale per la stimolazione della retina, dall'altro è abbastanza evidente come, lo stare in ambienti ristretti, causi un impigrirsi dell'occhio, facendo perdere a questo l'abitudine di mettere a fuoco oggetti lontani e l'orizzonte, danneggiandolo fortemente.

Concludendo, lo studio sottolinea come non sia importante  quanto tempo si legga o si stia davanti alla televisione, se, comunque, non si sacrifica quello da passare all'aperto: con le loro 14 ore di aria i giovani australiani vantano un'ottima vista, al contrario dei piccoli abitanti di Singapore che ne trascorrono meno di tre con la conseguenza che sono i più miopi del mondo.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views