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Metastasi, in Italia la cura con LASER salva il paziente e i polmoni: ecco come funziona

Gli esperti italiani della Unimore hanno analizzato i vantaggi del LASER per la rimozione di metastasi polmonari e li hanno paragonati a quelli ottenuti dalla chirurgia, con lobectomia polmonare e sono giunti alla conclusione che questo potrebbe rappresentare una nuova speranza di cura non invasiva per i pazienti: ecco perché.
A cura di Zeina Ayache
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Eliminare le metastasi con il LASER e non con la chirurgia per offrire al paziente nuove speranze di cura che hanno un postoperatorio più rapido e meno invasivo e che salvano i polmoni, questo è quanto sostengono i ricercatori italiani della Unimore che hanno effettuato uno studio comparativo tra il LASER e le metastasectomie con lobectomia polmonare. Ecco cosa c’è da sapere.

Gli esperti della Unimore, l’Università di Modena, hanno analizzato le prospettive di cura contro le metastasi polmonari offerte dalle metastasectomie polmonari LASER rispetto a quelle eseguite mediante lobectomia polmonare, quindi con la chirurgia. Lo studio effettuato conclude che il LASER potrebbe essere un trattamento innovativo in grado di eliminare le metastasi efficacemente, evitando di dover procedere con l’asportazione della parenchima polmonare o dell’intero polmone con lobectomia, e permettendo al paziente un recupero più rapido e sicuro, un decorso postoperatorio senza complicazioni significative e una degenza più breve.

La tecnica innovativa studiata dagli esperti italiani permetterebbe dunque di evitare i rischi legati ad un’eventuale rimozione del polmone, praticata con la chirurgia, di fatto agevolando la vita del paziente. I dati raccolti hanno dimostrato che, a conti fatti, il LASER offre risultati ‘analoghi’ a quelli della chirurgia, come spiegano i medici infatti “La sopravvivenza a distanza è risultata soddisfacente, comunque analoga a quella dei pazienti operati con la tecnica tradizionale”.

Quanto al LASER stesso, i medici spiegano che “La nostra struttura dal 2012 ha in dotazione un’apparecchiatura che rappresenta il modello più sviluppato ed efficace al momento disponibile sul mercato. Si tratta di un LASER a neodimio-ittrio-alluminio (Nd:YAG), che emette luce a una lunghezza d’onda di 1318 nanometri e può erogare potenze fino a 120Watts”.

Quello del LASER è dunque un approccio molto interessante per i pazienti, un’opportunità rilevante possibile proprio grazie a questa tecnologia.

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