Mentalismo: trucchi, storia e personaggi famosi (VIDEO)
Far dire e fare agli altri esattamente ciò che si vuole? Non è necessaria alcuna magia, ma un po' di psicologia. La manipolazione delle volontà e la capacità di saper interpretare il linguaggio del corpo sono capacità che vediamo applicate nostro malgrado anche nella vita quotidiana. Si tratta di pratiche che alcuni buoni commercianti, ad esempio, riescono ad applicare in tutta naturalezza e senza aver mai sentito parlare dei trucchi del mentalismo. Questo termine è necessario prenderlo con le molle, perché il suo uso suggestivo negli show di maghi ed illusionisti ha finito per farne agli occhi di troppi un'arte da saltimbanchi. In realtà è sempre "mentalismo" – così definito in realtà dai suoi detrattori – quell'approccio sviluppato in seno alla psicologia da quegli studiosi che interpretano le decisioni dell'uomo anche alla luce di intenzioni, desideri, credenze e, in generale, di stati mentali non osservabili empiricamente.
Storia
Mentalisti famosi
Trucchi e tecniche del mentalismo
Video di giochi di mentalismo
Spiegazione
Storia
La storia del mentalismo, come ricordato, ha portato questo vocabolo dalle aule accademiche alle cattedre di filosofia, passando per lo spettacolo di illusionisti e sedicenti maghi, fino a giungere ai giorni nostri in tv. Di grande successo, infatti, è la serie televisiva "The mentalist", in cui il protagonista Patrick Jane (interpretato da Simon Baker) è un consulente della polizia capace di delineare il quadro psicologico degli assassini grazie all'osservazione dei dettagli. Ma prima della versione televisiva, il mentalismo si esibiva negli spettacoli di medium e spiritualisti del XIX secolo. Tuttavia l'origine di questa pratica sembra risalire a molti secoli addietro, precisamente ad una testimonianza del 1572 riferita al piacentino Girolamo Scotto. Va precisato che le singole tecniche usate dal mentalismo possono essere state applicate in tempi diversi. Ad esempio mentre il cold reading potrebbe essere stata un'illusione creata ai tempi degli oracoli greci e romani, la PNL (Programmazione Neuro Linguistica) è un approccio alla comunicazione nato negli anni Settanta del ‘900.
Che si parli di psicologia o di illusionismo, il mentalismo è sempre un accento posto sull'importanza degli stati mentali, che è possibile leggere dall'esterno e influenzare con qualche trucco. Il passaggio dalla scienza allo spettacolo è stato breve: il mentalismo è una pratica usata spesso per convincere degli spettatori di essere in grado di muovere gli oggetti con il pensiero (telecinesi), di leggere (telepatia) e modellare la mente altrui e di prevedere gli eventi futuri (chiaroveggenza). In ogni caso si tratta di illusioni ottenute padroneggiando e manipolando le volontà.
Mentalisti famosi
Alcuni dei mentalisti più famosi oggi sono noti al grande pubblico. Tra quelli di livello internazionale bisogna ricordare Derren Brown (di cui riportiamo un video di seguito), Max, Maven, James Randi, Keith Barry e Banachek, mentre tra quelli italiani potrebbe esservi una certa sorpresa per i nostri lettori nell'apprendere che Silvan e Marco Berry vanno inclusi nella categoria dei mentalisti. Alla stessa categoria appartiene un altro personaggio televisivo, Tony Binarelli, mentre Francesco Tesei (video di seguito), con un format tv a lui dedicato su Sky, è diventato probabilmente il mentalista più famoso della penisola. Altri professionisti di comprovata fama internazionale che tra le loro tecniche hanno usato anche quelle del mentalismo sono l'illusionista David Copperfield e l'escapologo Harry Houdini (1874–1926).
Trucchi e tecniche del mentalismo
La PNL, già citata, non è una tecnica riconosciuta dalla psicologia ufficiale, sebbene si proponga come terapia psicologica alternativa. Ideata negli anni Settanta da Richard Bandler e John Grinde, la PNL studia il rapporto tra linguaggio, fisiologia e pensiero. I suoi usi sono stati molteplici e non sempre approcciati in maniera professionale. Dopo il respingimento di parte della comunità scientifica, la PNL si è diffusa soprattutto grazie alla formazione manageriale, per la creazione di un dipendente che sappia vendere a sviluppare doti di leadership. Il modellamento, la capacità di inviare messaggi subliminali per suggerire la risposta desiderata, i segnali oculari d'accesso per "leggere" il pensiero sono trucchi che condividono PNL e mentalismo.
La warm reading, ovvero la "lettura a caldo", è una tecnica che suggerisce poteri telepatici in luogo della vaghezza delle affermazioni fatte. Si tratta di uno strumento usato non solo dal mentalista, ma – ad esempio – anche dagli astrologi che periodicamente redigono i propri oroscopi. Se poi si solletica la vanità del lettore lo si incentiva ancor di più a forzare il proprio pensiero per adeguarsi alla "lettura calda". Ad esempio potremmo leggere e voler credere all'astrologo che ci dice che "quando volete sapete essere sensibili senza diventare vulnerabili, così come, nelle occasioni giuste, siete capaci di grande determinazione e risolutezza. Avrete fortuna in amore e nella professione solo se saprete usare le vostre qualità nei momenti più opportuni". Affermazioni non solo vaghe, ma anche contraddittorie non sempre indeboliscono le affermazioni dell'illusionista, ma – al contrario – possono rafforzarle riuscendo ad intercettare tendenze opposte che ogni individua coltiva in sé.
La cold reading, "lettura a freddo", è il primo approccio da usare con uno spettatore chiamato sul palco e tutto da conoscere. L'abilità del mentalista sta tutta nel sapere leggere i particolari per poter circoscrivere quanto più possibile la personalità dello spettatore. La precisione dell'illusionista nel saper riconoscere chi ha davanti è fondamentale per capire quali sono le sue debolezze, quanto e come è suggestionabile, quali sono le sue preoccupazioni e qualsiasi altra informazione utile alla bisogna. A questo scopo si valuterà abbigliamento, inflessione della voce, mimica facciale, vocabolario, corporatura. Tutto sarà utile per inquadrare il proprio interlocutore.
Si parte dal generico secondo le tecniche illustrate e si procede poi verso lo specifico studiando le reazioni dell'interlocutore. La PNL viene in soccorso del mentalista, ma più spesso sarà sufficiente chiedere e ascoltare le risposte di chi abbiamo davanti. Man mano sarà lui stesso ad eliminare letture alternative e a focalizzare la nostra attenzione su un argomento specifico.
Video
Spiegazione degli esperimenti
La spiegazione ai video che avete appena visto sono deducibili in gran parte dalle tecniche del mentalismo suesposte. Derren Brown è probabilmente il mentalista più famoso al mondo e, così come Francesco Tosei, fa di queste tecniche una vera e propria arte. La sensibilità nel riuscire a percepire la natura umana attraverso piccoli segnali e la conoscenza degli schemi mentali statisticamente più probabili danno agli astanti l'illusione che questi usi un sesto senso. Nel primo esperimento (entra nel vivo a partire dal minuto 2.15) Brown indovina la posizione della mano in 9 casi su 10, ovvero il 90% contro il 50% circa di chi avrebbe tirato ad indovinare. La prima interlocutrice – come spiega lo stesso Brown – è indotta a posizionare la mano su quella che non si muove. Il mentalista in questo caso invia un messaggio subliminale così come insegna la PNL e lo stesso fa per i successivi partecipanti. Vi è la conoscenza di schemi mentali nel prevedere la mossa del secondo (la decisione alternata), ma Brown, nell'osservare ciò, suggerisce successivamente di far prevalere la conferma della stessa mano. Quando parla di "atmosfera sinistra", che ha chiaramente un'accezione negativa, induce la concorrente successiva ad optare per la mano destra, dando un esempio ulteriore di messaggio subliminale. E' soprattutto l'abilità nell'usare i cinque sensi a far indovinare a Brown alcuni aspetti della vita di uno dei concorrenti (min. 4:13), individuati grazie alla cold reading, rafforzata in parte anche dalla suggestione che applica sul concorrente (i cani ci sono, ma sono dei genitori, mentre i vinili li ha maneggiati non in un negozio, ma come dj anni addietro).
La spiegazione all'esperimento del talentuoso Tesei ci porta a riflettere sulla capacità comunicativa dei dettagli. Qui osserviamo un chiaro esempio di lettura della mimica facciale, laddove il mentalista indovina la prima lettera soffermandosi sulla forma assunta dalle labbra. Tesei è anche aiutato dall'identità dell'interlocutore, su cui avrà applicato una lettura a freddo e – benché non sia visibile nell'estratto che abbiamo a disposizione – è possibile che l'illusionista abbia inviato messaggi subliminali alla concorrente affinché il ventaglio delle scelte si limitasse il più possibile. Per leggere nella mente, dunque, non è necessario il leggendario sesto senso.
[Foto in apertura da Wikipedia]