Materiale da record creato al MIT: è 10 volte più forte dell’acciaio e leggerissimo. Il video
Realizzato un materiale dieci volte più resistente dell'acciaio ma con una densità pari al 5 percento dell'iconica lega di ferro e carbonio. È dunque leggerissimo, e potrebbe avere molteplici applicazioni “miracolose”, soprattutto nell'urbanistica e nella costruzione di infrastrutture, come ad esempio i ponti. Lo hanno messo a punto i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (CEE) presso il prestigioso Massachusetts Institute of Technology, noto in tutto il mondo con l'acronimo di MIT.
Ma come è stato creato questo incredibile materiale? Gli studiosi, coordinati dal professor Markus Buehler, sono partiti da quello che fino ad oggi era considerato il materiale più forte sul pianeta, ovvero il grafene. Sviluppato nel 2004 dai ricercatori Andrej Gejm e Konstantin Novoselov dell'Università di Manchester, per il quale ottennero il premio Nobel per la fisica nel 2010, il grafene è uno strato monoatomico di atomi di carbonio, caratterizzato dalla resistenza meccanica del diamante e dalla flessibilità della plastica. Nonostante queste caratteristiche, creare strutture tridimensionali con esso è estremamente complicato.
Buehler e colleghi sono riusciti ad aggirare il problema fondendo piccoli frammenti di grafene fra loro, fino a creare una struttura geometrica a maglie. Il risultato è il materiale poroso di cui sopra, caratterizzato da una forma peculiare ma soprattutto dalla resistenza e dalla leggerezza incredibili. I ricercatori hanno stampato in 3D diversi campioni e ne hanno testato la resistenza (da record) con potentissime presse, dimostrando la sua potenziale efficacia nelle situazioni in cui è necessaria una combinazione di resistenza e leggerezza, come nei già citati ponti.
Il segreto del materiale, oltre che nel cuore di grafene, è anche nella peculiare struttura a maglie messa a punto dai ricercatori del MIT. La geometria ottenuta è così robusta che può offrire ottimi risultati anche con polimeri e altri composti meno preziosi e forti dell'iconico grafene.
[Credit: MIT]