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Maschio o femmina? Un virus molto antico influenza il sesso dei neonati

Un virus che si è insinuato nel nostro DNA circa 1,5 milioni di anni fa sarebbe il responsabile del sesso dei neonati. A seconda della sua attivazione infatti influenzerebbe le probabilità che il nascituro sia maschio o femmina.
A cura di Zeina Ayache
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Cosa determina il sesso dei neonati (dei topi)? Secondo i ricercatori dell'Università di Yale, ad influenzare, o forse addirittura a determinare, se i figli saranno maschi o femmine sarebbe una semplice mutazione di un virus che si sarebbe insinuato nel genoma dei mammiferi circa 1,5 milioni di anni fa. In pratica, spiegano i ricercatori, esisterebbero diversi virus che, con il passare del tempo, hanno permesso al genoma dei mammiferi di evolvere modificandosi. Questo processo è ciò che ci permette di adattarci ai cambiamenti del mondo e ad essere in grado di vivere nel contesto in cui nasciamo.

Uno di questi antichi virus sarebbe dunque capace di determinare il sesso dei nascituro, ma come? Gli scienziati avrebbero scoperto un nuovo meccanismo attraverso il quale l'embrione “spegnerebbe” il virus presente nel cromosoma X (responsabile del sesso dell'organismo). Quando il virus è attivo, il cromosoma X resta attivo, e le probabilità che il neonato sia maschio o femmina sono uguali. Quando invece il virus è inattivo, si spegne anche il cromosoma X, questo raddoppia le probabilità che il neonato sia maschio.

La scoperta dei ricercatori non dovrebbe sorprenderci visto che, come dichiarato dallo stesso Xiao, autore dello studio, “10 milioni di anni fa i virus hanno invaso il genoma e si sono duplicati nel DNA ospitante”. Più del 40% del genoma umano sarebbe composto da residui delle duplicazioni virali che però, nella maggior parte dei casi, rimangono inattive.

Quanto scoperto sui virus legati al sesso nel nascituro è collegato all'epigenetica che appunto influenza il fenotipo di un soggetto senza alterarne il genotipo, in questo caso altera l'adenina, una delle basi azotate che formano i nucleotidi degli acidi nucleici del DNA, permettendole di silenziare i geni. Fino ad oggi però si pensava che la modificazione del nucleotide citosina fosse l'unica forma di silenziamento genetico possibile nei mammiferi.

Quanto scoperto, secondo i ricercatori, potrebbe essere utilizzato per “spegnere” il cancro. Ovviamente però sono necessari ancora molti studi.

[Foto copertina di Kapa65]

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