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Clima, luglio 2019 è stato il mese più caldo di sempre: ha stravolto il nostro futuro

Il caldo estremo ha raggiunto livelli tali per cui il luglio 2019 appena concluso è stato il mese più caldo della storia. La causa è il riscaldamento globale da noi provocato e ciò a cui stiamo assistendo è un momento di svolta per la nostra storia: tra la Siberia che brucia e la Groenlandia che si scioglie, ecco cosa rischiamo.
A cura di Zeina Ayache
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Il luglio 2019 è stato il mese più caldo di sempre (da quando abbiamo iniziato a registrare le temperature) e ha riscritto la nostra storia modificando per sempre il nostro futuro: dalle ondate di calore, agli incendi che hanno distrutto l’Artico fino ai ghiacciai che stanno scomparendo sempre più velocemente in Groenlandia, il nostro domani ormai è irrimediabilmente cambiato. Vediamo insieme cosa sta succedendo per colpa del riscaldamento globale.

Luglio 2019, più caldo di sempre, un tempo era El Niño. Fino a qualche anno fa, quando parlavamo di ‘estati calde’, la causa era il famoso El Niño. Adesso non è più così. Come ci spiegano dalla World Meteorological Organization e dal Copernicus Climate Change Programme, il mese di luglio appena concluso ha superato in temperature lo scorso giugno diventando così il mese più caldo di sempre. Il motivo di questo incremento delle temperature, che si aggirano intorno a +1,2°C rispetto all’era preindustriale, è il riscaldamento globale, provocato dall’essere umano.

Ondate di calore distruttive: le conseguenze di Artico e Groenlandia. Come sappiamo, l’Artico sta andando a fuoco a causa dell’incremento anomalo delle temperature che, legato al clima secco, ha provocato incendi che stanno distrutto, in Siberia. 33.300 chilometri quadrati di foreste. La distruzione di questi alberi implica un doppio impatto devastante. Da un lato abbiamo perso piante che aiutavano l’assorbimento dell’anidride carbonica che causa il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici, dall’altro gli incendi hanno portato all’emissione di enormi quantità di anidride carbonica nell’aria: questo doppio impatto rende la situazione ancora più critica. Per la Groenlandia, la situazione è ancora più complessa, l’isola è infatti devastata dagli incendi da un lato, ma anche dallo scioglimento dei ghiaccia dall’altro: stiamo parlando di un tasso di scioglimento tale che entro il 2100 il livello del mare sarà innalzato fino a oltre 30 centimetri, con conseguenza distruttive per tutte le città costiere del mondo.

Riscritta la nostra storia. Quello a cui stiamo assistendo, in grande silenzio, è un cambiamento radicale della nostra storia: ad oggi le temperature registrate a luglio hanno modificato il futuro delle temperature del Pianeta. Pensare che riusciremo a risolvere la situazione attuale sembra essere meno plausibile di un futuro fatto di aria irrespirabile e intere nazioni distrutte.

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