L’UE dice NO alla plastica monouso: ecco come cambierà il nostro futuro
Dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea arriva l'annuncio che è stato raggiunto un accordo politico provvisorio sulle nuove e ambiziose norme proposte dalla Commissione per contrastare i rifiuti in plastica che troviamo in mare. Ecco dunque come cambieranno il nostro futuro di consumatori e la spiagge sulla quali amiamo stenderci e che oggi sono ricoperte di plastica.
Plastica monouso. A maggio era stata presentata dalla Commissione una proposta sulla plastica monouso nell'ambito della prima strategia globale per contrastare questo materiale altamente inquinante. L'obiettivo generale è proprio quello di ridurre al minimo i rifiuti di plastica in mar che danneggiano gli ecosistemi inquinano e rappresentano una vera minaccia per la sopravvivenza degli animali.
La proposta contro la plastica. Le misure proposte che hanno l'obiettivo di ridurre l'utilizzo di plastica monouso e gli attrezzi da pesca implicano:
- il divieto di commercializzare determinati prodotti di plastica quindi dove esistono alternative facilmente disponibili ed economicamente accessibili, i prodotti di plastica monouso saranno esclusi dal mercato
- il divieto si applicherà a bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini, tutti prodotti che dovranno essere fabbricati esclusivamente con materiali sostenibili
- i contenitori per bevande in plastica monouso saranno ammessi solo se i tappi e i coperchi restano attaccati al contenitore
- per ridurre il consumo, gli Stati membri dovranno ridurre l'uso di contenitori per alimenti e tazze per bevande in plastica ad esempio fissando obiettivi nazionali di riduzione, mettendo a disposizione prodotti alternativi presso i punti vendita, o impedendo che i prodotti di plastica monouso siano forniti gratuitamente
- i produttori contribuiranno a coprire i costi di gestione e bonifica dei rifiuti, come pure i costi delle misure di sensibilizzazione per i seguenti prodotti: contenitori per alimenti, pacchetti e involucri (ad esempio, per patatine e dolciumi), contenitori e tazze per bevande, prodotti del tabacco con filtro (come i mozziconi di sigaretta), salviette umidificate, palloncini e borse di plastica in materiale leggero
- sono anche previsti incentivi al settore industriale per lo sviluppo di alternative meno inquinanti
- entro il 2025 gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande, ad esempio, introducendo sistemi di cauzione-deposito
- alcuni prodotti dovranno avere un'etichetta chiara e standardizzata che indica come devono essere smaltiti, il loro impatto negativo sull'ambiente e la presenza di plastica. Questa prescrizione si applica agli assorbenti igienici, alle salviette umidificate e ai palloncini
- gli Stati membri dovranno sensibilizzare i consumatori all'incidenza negativa della dispersione nell'ambiente dei prodotti e degli attrezzi da pesca in plastica, ai sistemi di riutilizzo disponibili e alle migliori prassi di gestione dei rifiuti per questi prodotti.
Quando cambieranno le cose. L'accordo provvisorio raggiunto il 19 dicembre deve adesso essere formalmente approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Successivamente, la nuova direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e gli Stati membri saranno tenuti a recepirla dopo due anni.