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Covid 19

L’ossessione per la pulizia contro il coronavirus ci espone al rischio di avvelenamento domestico

L’accurata igiene personale e degli ambienti che frequentiamo rappresenta un’arma efficace per contrastare la diffusione del cronavirus SARS-CoV-2, ciò nonostante c’è il rischio che la ricerca della pulizia si trasformi in una vera e propria ossessione. Sono infatti in aumento i casi di avvelenamento domestico legati all’utilizzo improprio di candeggina, disinfettanti e altri prodotti per la pulizia della casa. Ecco i consigli del Ministero della Salute.
A cura di Andrea Centini
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Il distanziamento sociale, i dispositivi di protezione individuale (DPI) come le mascherine e un'accurata igiene – sia personale che degli ambienti che si frequentano – rappresentano le “armi” migliori che abbiamo per combattere la pandemia di coronavirus SARS-CoV-2, in particolar modo adesso che siamo entrati nella fase di convivenza col patogeno emerso in Cina. Ma ciascuna di queste misure deve essere seguita senza esagerazioni o “licenze poetiche”, limitandosi a seguire le raccomandazioni delle autorità sanitarie, altrimenti si rischia di vivere male e soprattutto commettere errori che possiamo pagare cari. Ciò è particolarmente vero per la questione della pulizia, che per alcuni si è trasformata in una pericolosa ossessione.

Lo dimostrano gli inquietanti i dati di un rapporto pubblicato dai Centers for Disease Control and Prevention (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie – CDC) americani e i risultati di un sondaggio, dai quali trapelano statistiche e casi inquietanti. Una donna che aveva sentito di disinfettare i prodotti per proteggersi dal coronavirus, ad esempio, ha pensato di riempire il lavandino di casa con acqua e candeggina per immergerli, finendo ricoverata in ospedale per le sostanze tossiche inspirate. Ben il 39 percento degli intervistati al sondaggio stava mettendo a rischio la propria salute con comportamenti a dir poco scorretti: il 4 percento ha affermato di aver bevuto o fatto gargarismi con acqua e sapone, disinfettanti, soluzioni di candeggina diluita e altri prodotti per la pulizia; il 10 percento si era cosparso il corpo con prodotti per la pulizia della casa e disinfettanti; il 18 percento ha cercato di igienizzare le mani con gli stessi prodotti, mentre il 19 percento ha usato soluzioni di candeggina per lavare frutta e verdura.

Non è un caso che alla luce di questi comportamenti, vi sia stata un'impennata nelle chiamate ai servizi di emergenza per incidenti domestici e intossicazioni. Tra le soluzioni fai-da-te più pericolose i mix di prodotti per la pulizia della casa, che possono creare nuvole di fumi tossici potenzialmente letali. Il Servizio di Informazione Tossicologica dell'Istituto Nazionale di Tossicologia e Scienze Forensi spagnolo ha comunicato di un incremento significativo nelle telefonate per avvelenamenti domestici proprio tra il mese di aprile e maggio, in piena emergenza coronavirus. In circa il 26 percento delle chiamate ricevute, le persone hanno dichiarato di aver fatto pericolosi miscugli con candeggina, aceto, alcool, anticalcare, detergenti per la lavastoviglie, acqua e sapone e altri prodotti, per ottenere soluzioni ancora "più potenti" ed eliminare eventuali tracce del coronavirus.

A causa di questi rischi, all'inizio di aprile l'Istituto Superiore della Sanità (ISS) ha pubblicato una guida raccomandando caldamente di non preparare questi intrugli, che ci mettono seriamente in pericolo sia attraverso il contatto che per inalazione. Il rischio è considerato particolarmente elevato per quegli ambienti che non vengono correttamente areati. Il Ministero della Salute su una propria pagina indica che “la prima raccomandazione dell’ISS è quella di seguire sempre con grande attenzione le istruzioni riportate sulle etichette dei prodotti che si utilizzano per la pulizia. Mescolare più prodotti insieme pensando di ottenerne uno più potente contro il coronavirus, avverte l’Iss, può esporre a gravi rischi di intossicazione e quindi non va mai fatto”.

Per eliminare eventuali tracce del coronavirus, spiega il Ministero della Salute, “la percentuale di cloro attivo senza provocare irritazioni dell'apparato respiratorio è lo 0,1% per la maggior parte delle superfici”, sottolineando che il principale prodotto a base di cloro in commercio è proprio la candeggina o varechina (ipoclorito di sodio). “In commercio si trova al 5-10% di contenuto di cloro, dobbiamo quindi leggere bene l'etichetta del prodotto e poi diluirlo in acqua nella giusta misura. Se utilizziamo un prodotto con cloro al 5% per ottenere la giusta percentuale di 0,1% di cloro attivo bisogna diluirlo cosi: 100 ml di prodotto (al 5%) in 4900 millilitri di acqua, oppure 50 ml di prodotto (al 5%) in 2450 millilitri di acqua”. Per la pulizia dei servizi igienici si raccomanda invece una percentuale più alta di cloro attivo, pari allo 0,5 percento. Per prodotti con cloro al 5 percento, "si può ottenere la giusta concentrazione diluendo 1/2 litro di prodotto in 4,5 litri di acqua, oppure 100 ml di prodotto in 900 millilitri di acqua". Queste sono dunque le concentrazioni per effettuare pulizie di casa senza mettere a rischio la propria salute e soprattutto quella dei bambini, che sono più esposti al rischio avvelenamento e possono respirare maggiori concentrazioni di sostanze tossiche essendo più vicini al pavimento.

Gli esperti sottolineano che non dobbiamo essere ossessionati dalla pulizia degli ambienti di casa, ma nemmeno dalla nostra igiene, ad esempio lavando le mani quando non serve con soluzioni idroalcoliche, o magari utilizzando prodotti non idonei. Possono infatti manifestarsi secchezza, eczema e dermatiti; nei casi dei prodotti biocidi si può addirittura favorire la resistenza ai farmaci dei batteri e dunque aumentare il rischio di infezioni pericolose. La raccomandazione dell'OMS e del Ministero della Salute è quella di lavare le mani con acqua e sapone per 40-60 secondi o con una soluzione idroalcolica per 20-30 secondi, un comportamento che può davvero proteggerci dal contagio, ma che deve essere effettuato nei modi e nei tempi opportuni.

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