Lontano da noi, forse, una grande Terra abitabile
Uno spettrografo di grande precisione, installato nel 2002 su un telescopio di 3,6 metri di diametro che si trova sull'osservatorio di La Silla, tra le alture cilene: questo è HARPS abbreviazione di High Accuracy Radial velocity Planet Searcher. Grazie ad esso l'European Southern Observatory ha potuto fare una sensazionale scoperta: ben cinquanta pianeti.
Un annuncio record: mai prima d'ora, infatti, così tanti pianeti erano stati scovati nelle profondità cosmiche tutti assieme. Naturalmente, non si è trattato di una vera e proprio scoperta collettiva, bensì di lunghi studi, accurate misurazioni e osservazioni ripetute nel corso del tempo che hanno consentito di individuare i nuovi corpi celesti i quali sono tutti distribuiti attorno a stelle vicine alla nostra galassia. A destare l'interesse degli studiosi, soprattutto le dimensioni di questi.
Da quando, infatti, otto anni fa il satellite ha iniziato a tenere sotto controllo i cieli, ha scoperto già 150 pianeti extrasolari, durante lunghe notti passate a scrutare le meraviglie dell'universo; la maggior parte dei pianeti conosciuti, esterni al sistema solare, vantano tutti masse decine di volte maggiori a quella della Terra. Circa due terzi di tutti quelli che hanno una massa inferiore a quella di Nettuno, che è diciassette volte superiore alla terrestre, sono stati scoperti proprio grazie ad HARPS e, tra i nuovi arrivati, ben sedici sarebbero, per dimensioni, paragonabili alla Terra: delle super-Terre, per la precisione.
Tra tali super-Terre, quello che maggiormente ha suscitato la curiosità degli scienziati è un pianeta grande 3,6 volte in più del nostro, che si troverebbe collocato al margine di una zona definita «fascia abitabile», ovvero alla giusta distanza dalla propria stella madre per consentire che sulla sua superficie sia presente dell'acqua allo stato liquido e, dunque, le condizioni favorevoli affinché si sviluppi della vita; il suo nome è HD 85512 b e si trova nella costellazione della Vela. E, prevedibilmente, a breve diverrà oggetto di grandi interessi, per gli addetti allo studio dei misteri celesti.