10 cambiamenti avvenuti nel 2013 che rivoluzioneranno il futuro
Il mondo del giornalismo funziona così: l'affannosa rincorsa della notizia e dell'attualità, con le sue ricadute più immediate, spinge spesso a trascurare quegli eventi che si muovono più lentamente nel tessuto storico. Eppure sono proprio questi che, spesso, incidono sul presente in profondità spalancando le porte al futuro, inteso come progresso, cambiamento, innovazione: se così non fosse, la storia dell'umanità altro non sarebbe se non una confusa accozzaglia di momenti puntiformi, magari particolarmente degni di nota ma che poco direbbero a proposito dei prolungati processi che hanno portato fino a quegli specifici avvenimenti.
L’analisi dei trend di lungo periodo rappresenta, invece, il principale obiettivo dell’Italian Institute for the Future: i suoi esperti hanno così sintetizzato quelli che appaiono come i dieci fondamentali cambiamenti avvenuti nell'anno che si è appena concluso ma che riveleranno la propria importanza soprattutto nei tempi a venire. Comprensibilmente, nella maggior parte dei casi si tratta di scoperte scientifiche o applicazioni tecnologiche perché è sempre e solo grazie alla sete di conoscenza che l'uomo è riuscito ad andare oltre i propri limiti e a scrivere le linee del proprio futuro: eccoli di seguito.
Il boom dello shale gas negli Stati Uniti: non soltanto indipendenza energetica
Il gas derivato dalle argille, o "da scisti", è la nuova terra promessa a cui sono approdati gli Stati Uniti negli ultimi anni con risultati che, probabilmente, sono andati ben oltre le più rosee aspettative economiche: basti pensare al fatto che il 39% del gas naturale prodotto negli USA nel 2013 proveniva proprio da giacimenti di scisti bituminosi. Nel bollettino annuale redatto dalla U.S. Energy Information Administration è stato spiegato come per i prossimi anni questa percentuale sarà destinata a salire ulteriormente: secondo l'agenzia americana, Stati Uniti e Canada saranno i due maggiori produttori di shale gas in tutto il mondo.
E mentre anche la Cina resta clamorosamente indietro (con appena l'1% di gas estratto) è più semplice interpretare, alla luce di queste considerazioni, due grandi avvenimenti che hanno segnato lo scacchiere internazionale nell'ultimo anno: l'ipotesi ventilata di un intervento in Siria e l'inizio dei negoziati con l'Iran sul dossier nucleare. Se, come auspica Obama, entro il 2035 gli USA avranno raggiunto l'indipendenza energetica è plausibile ipotizzare un calo della forte pressione americana su tutta l'area mediorientale: insomma, una svolta epocale.
Il futuro delle cellule staminali
Un nuovo passo avanti con le cellule staminali pluripotenti indotte, le cui applicazioni nell'ambito della medicina rigenerativa forniranno risposte nei prossimi anni in innumerevoli campi, dall'immunoterapia contro i tumori alla lotta alle malattie neuro-degenerative: grazie ai ricercatori dell’israeliano Weizmann Institute di Rehovot, è stato infatti possibile eliminare uno dei più forti ostacoli costituiti dallo scarsissimo rendimento del processo di riprogrammazione. Per riuscirci, il team di studiosi ha individuato e poi soppresso l’espressione di una proteina, denominata Mbd3, che ostacola l’involuzione delle iPS: questo ha portato ad un successo nella riprogrammazione delle cellule pari ad un 90% dei casi, contro l’1% ottenuto fino ad adesso.
La Cina dice addio alla politica del figlio unico
La drastica politica volta ad arginare il sovrappopolamento in Cina, introdotta nel 1979 con la misura obbligatoria del figlio unico, ha ufficialmente rivelato la propria inefficacia: oltre al dramma degli infanticidi femminili che hanno portato ad uno squilibrio di genere nella popolazione che in futuro probabilmente rivelerà le sue gravi conseguenze sul piano sociale, va anche detto come spesso il divieto sia stato aggirato, in particolare nelle zone rurali. In effetti un rallentamento nella crescita demografica, in un Paese che da allora ha visto aumentare la propria popolazione di 300 milioni di individui, è stato rilevato soltanto a partire dall'inizio del XXI secolo, ossia con il miglioramento del tenore di vita generale. Quali saranno, quindi, i prossimi scenari demografici nel colosso orientale? Difficile fare previsioni in qualunque direzione: la sola cosa certa è che, in ogni caso, incideranno fortemente sul futuro del Pianeta.
Human Brain Project
Dopo una selezione tra diversi ed ambiziosi progetti, Human Brain Project ha ricevuto fiducia e fondi da parte dell’Unione Europea: compito degli scienziati che aderiscono alla ricerca sarà dunque mappare il nostro organo più misterioso, proprio come accadde analogamente con il Progetto Genoma Umano al quale, non a caso, sembra ispirarsi nel nome. Intelligenze artificiali ed applicazioni pratiche per contrastare malattie neuro-degenerative e disturbi psichiatrici: questo l’obiettivo finale a cui punta il consorzio internazionale alla guida del progetto che, attraverso la crescente capacità di calcolo dei super-computer, mira alla messa a punto di un cervello elettronico virtuale in modo da svelare, attraverso la simulazione, i segreti che sono alla base di meccanismi quali la mente e la coscienza.
Concentrazioni da record di anidride carbonica nell'atmosfera
Nell'anno che si è appena concluso, esattamente a maggio, la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera ha sfondato un tetto record, raggiungendo le 400 parti per milione: non accadeva al nostro Pianeta da tre milioni di anni il che fa ragionevolmente sorgere molti interrogativi. Fino all'inizio dell’età industriale i valori, per quello che è il principale tra i gas serra responsabili dell’innalzamento delle temperature, si aggiravano sulle 300 parti per milione; gli ultimi due secoli hanno assistito ad una crescita della CO2 nella nostra atmosfera in buona parte dovuta al ruolo decisivo giocato dalla civiltà industriale occidentale. E mentre gli oceani continuano ad assorbire calore, quelle che si pensava fossero “pause” del riscaldamento globale appaiono sempre più come una sorta di quiete prima della tempesta della quale, fino ad ora, abbiamo visto soltanto qualche pallido preludio nei disastri naturali degli ultimi tempi.
I piani di Google
Robot antropomorfi in grado di svolgere operazioni complesse e faticose al posto nostro: potrebbero essere queste le innovazioni tecnologiche a cui lavora Google? Difficile andare oltre le mere supposizioni, dal momento che il colosso pare non abbia la minima intenzione di svelare i propri piani: sta di fatto che nel 2013 ha posto al comando del nuovo reparto di sviluppo della robotica Andy Rubin, creatore del sistema operativo Android; è stato lo stesso Rubin a siglare l’acquisizione di otto tra le principali start-up di robotica statunitensi. Se due più due fa quattro, dunque, è lecito immaginare sviluppi proprio nel settore degli androidi entro il prossimo decennio?
Individuare malattie genetiche del feto attraverso l'analisi del sangue materno
In un futuro nient’affatto lontano, le madri in attesa potranno dire addio ad esami invasivi come amniocentesi e villocentesi in favore di un tipo di analisi che, attraverso un semplice prelievo di sangue della donna, può individuare le anomalie cromosomiche all'origine di sindrome di Down, Edwards, Patau, garantendo un’affidabilità superiore al 90%. Il 2013 ha visto una diffusione crescente del ricorso a tale tecnica e questo ha già portato il suo costo a scendere al di sotto dei 1000 euro: è plausibile dunque ipotizzare che, in ragione della sua funzionalità e della maggiore sicurezza, nel giro di un paio di anni sostituirà tutti gli screening utilizzati attualmente.
Ma il 2013 ha visto anche l’azienda americana 23andMe depositare il brevetto per un tipo di indagine che consente di individuare ogni genere di caratteristica del nascituro (dal colore degli occhi alla reazione all'alcol); comprensibilmente il brevetto ha ricevuto molte critiche spingendo il gruppo ad una retromarcia. Resta comunque un dato evidente, ossia quanto il settore della diagnosi e dell’analisi del DNA prenatale siano ormai a dei livelli avanzatissimi: senza farsi influenzare da terrori da eugenetica, è invece facile guardare a questi progressi come una speranza per un domani in cui i difetti genetici, con il carico gravoso che comportano, potranno essere sensibilmente ridotti.
I passi avanti nella fusione nucleare
La fusione nucleare ha il pregio, rispetto alla fissione, di eliminare problemi quali le scorie, la radioattività, la proliferazione atomica: al momento però è ancora una realtà in via di realizzazione ma che, dal 2013, potrebbe sembrare più vicina. Finalmente sono iniziati nel sito di Cadarache, in Provenza, i lavori per la realizzazione del primo reattore sperimentale per la fusione nucleare ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor). A finanziare i necessari 13 miliardi di dollari, un consorzio internazionale di cui fanno parte Giappone, Europa, Stati Uniti, Cina. Entro il 2020, ITER dovrà essere completato, nel 2028 entrerà in funzione inaugurando con tutta probabilità una nuova era per l’energia.
Le medie potenze internazionali unite nel MIKTA
Le diverse velocità a cui proseguono le crescite dei Paesi del globo saranno causa di stravolgimenti negli equilibri internazionali nei prossimi decenni: del resto la Storia è sempre stata questa. In un momento di cambiamento come quello che stiamo vivendo è facile individuare quali potranno essere gli Stati a rivelarsi progressivamente più determinanti: tra questi ci saranno certamente i cinque Paesi che nel 2013 hanno deciso di riunirsi nel MIKTA, con il primo meeting tenutosi a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre. Si tratta di Australia, Messico, Corea del Sud e Turchia, tutti facenti parte del G20 ma non del G8, tutti con economie in crescita e di dimensioni simili (nella classifica delle nazioni per PIL occupano rispettivamente i posti 12°, 14°, 15°, 16°, 17°). Cosa c’è da aspettarsi da questa nuova alleanza economica e non solo?
Più veloci degli aerei con Hyperloop
Il quinto mezzo di trasporto potrebbe chiamarsi Hyperloop: dalla visionaria mente dell’imprenditore statunitense Elon Musk, infatti, prende forma un circuito ad anello che per mezzo di aria pompata al suo interno riesce a muovere delle capsule (denominate pod) alla sbalorditiva velocità di quasi 1000 chilometri orari, grazie all'attrito ridotto. I motori ad induzione lineare funzionerebbero ad energia solare, integrando così la nuova tecnologia con uno dei tanti altri progetti di Musk. Hyperloop può viaggiare nel sottosuolo come in superficie: allo studio c’è il suo primo tragitto che dovrebbe coprire la distanza tra Los Angeles e San Francisco. Circa 600 chilometri da percorrere in meno di quaranta minuti per un costo di realizzazione stimato intorno ai 6 miliardi di euro, ossia dieci volte inferiore a quello necessario per costruire una linea ad alta velocità tra le due città californiane.