Loki, un enorme vulcano di Io, potrebbe eruttare da un giorno all’altro: ha un cratere di 200 km
Il più grande vulcano di Io, una luna di Giove, potrebbe eruttare da un momento all'altro. L'attività del colosso – che ha un cratere di oltre 200 chilometri di diametro – potrebbe essere già iniziata a partire dallo scorso 9 settembre, nel caso in cui le stime degli scienziati fossero esatte e se il vulcano avesse mantenuto la sua recente periodicità. Visibile anche dalla Terra ma solo con sofisticati telescopi professionali che operano nell'infrarosso, il Loki Patera è caratterizzato da un immenso lago di lava basaltica che solidifica ciclicamente; dopo un certo periodo di tempo il tappeto di roccia superficiale si ribalta e sprofonda, facendo riemergere nuovamente la lava fresca dando inizio a un nuovo ciclo.
Un team di ricerca americano guidato da scienziati del Dipartimento di Fisica dell'Università di Redlands scoprì che questo ciclo aveva una periodicità dalla “precisione svizzera”: tra il 1988 e il 2000, infatti, come indicato su un articolo pubblicato su Geophysical Research Letters le eruzioni avvenivano ogni 540 giorni circa. Studiando il Loki, in pratica, si osservava un periodo di illuminazione legato alla lava fresca che sgorgava in superficie dalla profondità del cratere e uno di oscuramento, dovuto alla solidificazione della stessa. Poi nel 2001 le cose cambiarono, e l'attività del Loki si fermò misteriosamente fino al 2013. Forse a causa di cambiamenti nei gas presenti nel magma, ma si tratta solo di supposizioni. Da quando è ricomincità l'attività si è ripresentata anche la periodicità, ma con un ritmo leggermente più rapido, dato che il nuovo ciclo risulta essere di 475 giorni.
L'ultima eruzione nota agli scienziati è avvenuta tra la fine di maggio e l'inizio di giugno dello scorso anno, dunque se il Loki ha mantenuto inalterata la nuova periodicità la prossima eruzione è attesa proprio per questo mese, in una finestra che gli scienziati guidati dalla professoressa Julie Rathbun, scienziata planetaria del Planetary Science Institute, indicano tra lunedì 9 e martedì 24 settembre. Io, il più vicino dei quattro satelliti medicei di Giove, è il corpo celeste più attivo del Sistema solare dal punto di vista vulcanico, dunque studiarne le dinamiche può aiutare i ricercatori a comprendere molto dell'evoluzione della luna e dell'attività vulcanica in generale.