Lo zombie peruviano: la foto è autentica ma la spiegazione è un’altra
Pensavamo di esserci occupati ormai di tutto, ma ci mancavano gli zombie. Circola in Rete la foto di una persona visibilmente "provata", praticamente un cadavere, circondata da diverse persone, compresa quella che sembra essere la moglie (vedova). Nei post che riportano l'immagine si parla di un uomo che in Perù risorge dopo diversi mesi dal decesso e torna a casa. La notizia starebbe sconvolgendo il mondo e "la Scienza si interroga" – ovviamente – non avendo altre urgenze.
Il cadavere occultato. Certo il Perù è un paese Sudamericano dove possiamo ancora trovare numerosi discendenti diretti dei nativi d'America, lì meglio definiti "Indios", ed effettivamente possono avere un aspetto orientale, ma le persone in foto, zombie incluso, lo sembrano decisamente troppo. Facendo una ricerca per immagini scopriamo che nel 2015 la stessa immagine veniva presentata attraverso una notizia diversa e decisamente più credibile: "vedova vive col cadavere del marito", ed è un caso ambientato negli Stati Uniti. L'americana Ila Solomon di 56 anni, sarebbe stata arrestata dalla polizia di Lafayette nell'Indiana, perché continuava a tenere in casa il corpo mummificato del marito, Gerald Gavan deceduto a 88 anni. Il corpo sarebbe rimasto nella residenza di lei per nove mesi. Lo stesso lasso di tempo viene indicato oggi per definire il periodo che avrebbe impiegato il defunto peruviano a "resuscitare".
Di cosa si tratta realmente? Dobbiamo superare ancora numerose pagine di Google immagini attraverso ostici titoli in giapponese e altre lingue orientali, per scoprire cosa stiamo vedendo realmente. Precisiamo che non c'è nessun fotomontaggio, non si tratta nemmeno dell'unico cadavere portato a spasso. Si tratta di una macabra ricorrenza osservata in Indonesia definita "Ma'nene". Nel 2015 aveva suscitato la curiosità di diverse testate online. Questa ricorrenza cade una volta ogni tre anni, la cerimonia rappresenta la possibilità per i parenti di onorare gli spiriti dei loro antenati mummificati. Nel 2008 anche La Stampa dedicò una galleria di immagini a questa curiosa cerimonia, la prima foto immortala lo stesso "zombie" riciclato in tutti questi anni come "cadavere occultato" e infine "resuscitato".