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Lo Stromboli ‘esplode’ ancora: le immagini suggestive dell’intensa attività di queste ore

Esplosione maggiore, lo Stromboli regala uno spettacolo notturno: cosa è successo e quali sono state le conseguenze.
A cura di Zeina Ayache
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Lo Stromboli ci sta regalando uno spettacolo meraviglioso in queste ore con una nuova ‘esplosione maggiore', come l'hanno definita dall'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) che segue l'intensa sequenza esplosiva iniziata il 24 aprile scorso che ha coinvolto le bocche dell’area centro-sud poste sulla terrazza craterica.

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Esplosone nella notte. Il tutto è partito alle 00:53:50 (ora locale) quando la prima forte esplosione ha interessato la bocca denominata “N2”, che si trova proprio nell’area settentrionale della terrazza craterica dello Stromboli  (frame A-D-G): il tutto è durato circa cinque secondi. I prodotti grossolani, sia litici (frammenti di lava già consolidata) che piroclastici (brandelli di magma incandescente), spiegano dall'INGV, si sono poi distribuiti in direzione ovest-nord ovest, ricoprendo la parte alta della Sciara del Fuoco e rotolando abbondantemente lungo le sue pendici (frame B-E-H).

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Sono passati 17 secondo dalla prima esplosione, quando lo Stromboli è esploso di nuovo, erano dunque le 00:54:07. In questo caso, si è registrata un’attività di modesto fontanamento, un getto continuo di lava che, in questo caso, è espulso per alcune decine di metri in altezza. L'attività poi è gradualmente passata a esplosioni stromboliane discontinue, dette spattering, intervallate da alcune esplosioni di cenere e materiale incandescente di bassa intensità che hanno raggiunto un’altezza massima di circa 80 m. Il tutto è durato circa tre minuti, dopo di che lo Stromboli è tornato alla sua normale attività. L’esplosione avvenuta ieri sera, però, forse a causa del vento, ha prodotto una abbondante ricaduta di materiale incandescente unicamente all’interno della terrazza craterica e lungo la Sciara del Fuoco, risparmiando la zona del Pizzo.

Dobbiamo preoccuparci? Dall'INGV spiegano che gli eventi registrati sono da considerarsi imprevedibili rispetto a quelli dell'ordinaria attività stromboliana e possono causare la ricaduta di bombe vulcaniche, lapilli e frammenti rocciosi anche abbastanza grandi nella porzione sommitale del vulcano, e che quindi risultano potenzialmente pericolosi per qualsiasi osservatore si trovi a transitare nelle zone del belvedere del Pizzo sopra la Fossa, o lungo i sentieri che vi conducono.

[Foto e video di INGV]

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