Lo straordinario fenomeno delle nubi a forma di seno
Il gioco di vedere nelle nuvole forme umane o animali accomuna bambini di qualsiasi generazione. L'adulto che si voglia esercitare in tale passatempo potrebbe vedere, alzando gli occhi al cielo, qualcosa che somiglia molto a dei seni femminili. Tali forme non saranno probabilmente – e si spera – una suggestione dovuta all'età più matura e ai suoi più adulti interessi, quanto a quelle nubi definite "Mammatus" proprio perché il loro profilo richiama la mammella. Un suggestivo gioco di correnti ascensionali e conseguente cristallizzazione crea questi affascinanti, estesi tappeti di seni rivolti verso la terra.
Le correnti ascensionali portano in alto l'umidità presente negli strati più bassi. Una grande quantità di acqua si muove dunque verso gli strati più freddi dell'atmosfera. Segue la pioggia, che esaurisce gran parte dell'umidità dell'ammasso nuvoloso. Questo processo favorisce l'estensione dell'incudine, la sommità appiattita della nuvola. L'estensione su aree estese dell'atmosfera e ad altezze che impongono temperature particolarmente basse, portano parte del vapore acqueo a cristallizzare e a diventare più pesante. Caratteristica, quest'ultima, che porta l'acqua cristallizzata a porsi ad una quota inferiore rispetto a quella dell'incudine. Da qui, i "seni", che, arrivati ad un livello dell'atmosfera più secco, sublimano nuovamente. Lo spettacolo è suggestivo, ma occorre ricordare che la nube Mammatus è temporalesca. Per cui, mentre l'osservatore sta con il naso in su, potrebbe sentire qualche goccia d'acqua bagnargli la fronte.