Lo scioglimento dei ghiacciai minaccia la Terra: “Non possiamo continuare ad ignorarli”
Il 20% dei ghiacciai canadesi potrebbe scomparire entro la fine del secolo. La rivista Geophysical Research Letters ha usato termini allarmanti per descrivere il pericoloso processo di scioglimento dei ghiacciai causato dal riscaldamento globale. I ghiacciai canadesi, del resto, costituiscono la terza riserva mondiale più grande al mondo dopo l'Antartide e la Groenlandia ed un ritiro progressivo evidenzierebbe un pericoloso aumento delle temperature per gli equilibri della Terra. Secondo la rivista americana, infatti, la scomparsa dei ghiacciai canadesi sarebbe la conseguenza di un aumento delle temperature di 8° C sulle vette interessate e di 3° C a livello mondiale.
La sommersione di isole e zone rivierasche sarebbe un rischio imminente, al punto tale che gli esperti hanno invitato i governi a studiare un modo per proteggere grandi metropoli come New York e Shanghai. La temperatura dell'Artico canadese è aumentata di 2° C dal 2000 e se il processo di scioglimento dovesse proseguire, il livello del mare si innalzerebbe di 3,5 cm. L'analisi va però deve comprendere anche lo scioglimento dei due più grandi ghiacciai: se in Antartide e Groenlandia la disgregazione dovesse proseguire al ritmo attuale, il livello del mare aumenterebbe dai 18 ai 59 cm. Non incoraggiano le recenti notizie sull'aumento delle emissioni di CO2 che incoraggerebbero stime più allarmanti.
Secondo l'autore Jan Lenaerts potrebbe attivarsi anche un processo di retroazione negativa – un circolo vizioso – secondo il quale lo scioglimento dei ghiacciai accrescerebbe la regione della tundra, che assorbirebbe maggiore calore favorendo ulteriormente lo scioglimento dei ghiacciai. L'analisti della Geophysical Research Letters prende in considerazione gli effetti del risaldamento globale sul Canada, perché, spiega David Vaughan, capo del programma "ice2sea" del British Antarctic Survey in Inghilterra, "Questi ghiacciai sono una parte significativa dell'intera equazione e del futuro aumento del livello del mare: non possiamo continuare ad ignorarli".