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Litigare fa male all’intestino: le discussioni di coppia intossicano il sangue

Ricercatori americani hanno dimostrato che le persone sposate che litigano spesso hanno livelli più elevati di batteri e altre sostanze tossiche nel sangue, a causa dell’impatto dello stress sull’intestino. In parole semplici, le liti ne aumentano la permeabilità facendo passare le sostanze nocive nel circolo sanguigno.
A cura di Andrea Centini
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Le persone sposate che litigano spesso hanno un rischio maggiore di soffrire di sindrome dell'intestino permeabile o gocciolante, una condizione che favorisce il passaggio di batteri e altre sostanze tossiche nel circolo sanguigno, promuovendo l'infiammazione e uno stato di salute più precario. I soggetti esposti ai picchi maggiori di invasione batterica e di sostanze antigeniche nel sangue sono quelli con una storia di disturbi dell'umore e depressione. A determinare questo legame tra coppie litigiose e problemi di salute un team di scienziati dell'Istituto per la ricerca sulla medicina comportamentale dell'Università Statale dell'Ohio, che ha collaborato con i colleghi dell'Università Rice.

Gli studiosi, coordinati dalla professoressa Janice K. Kiecolt-Glaser, docente presso il Dipartimento di Psichiatria e Salute comportamentale dell'ateneo americano, sono giunti a queste conclusioni dopo aver condotto una serie di analisi su 43 coppie sposate sane con un'età compresa tra i 24 e i 61 anni (età media 38 anni) e unite in matrimonio da almeno tre anni. Kiecolt-Glaser e colleghi hanno chiesto ai partecipanti di discutere dei problemi famigliari più importanti (tra i più gettonati sono risultati denaro e suoceri) e hanno registrato il loro comportamento per tenere traccia degli atteggiamenti più ostili, come sguardi ‘cattivi' e critiche pesanti sul partner. Gli studiosi hanno inoltre effettuato un prelievo prima e dopo il confronto tra i coniugi, per verificare gli effetti del confronto sul loro sangue.

Dall'analisi dei dati è emerso che maggiore era l'ostilità fra i due coniugi e più alti erano i valori nel sangue di specifici biomarcatori per le endotossine – come la proteina legante LPS (LBP) e CD14 solubile (sCD14) – e di altri parametri alla stregua della proteina C-reattiva, che è il biomarcatore primario per l'infiammazione. In pratica, le persone più litigiose presentavano nel sangue una maggiore presenza batterica e sostanze antigeniche provenienti dall'intestino, diventato più permeabile a causa del forte stress causato dalle liti. “Lo stress coniugale è uno stress particolarmente potente, perché il tuo partner è in genere il tuo sostegno principale e in un matrimonio travagliato il tuo partner diventa la tua principale fonte di stress”, ha dichiarato l'autrice principale dello studio. Le persone con i valori più alti dei biomarcatori sono risultate essere quelle che avevano sofferto di depressione o di altri disturbi dell'umore, suggerendo uno stretto legame tra salute mentale, microbioma intestinale e relativi effetti dell'infiammazione.

Altri studi avevano trovato una relazione tra lo stress coniugale e la salute fisica; in questa nuova ricerca è stato evidenziato come l'ostilità possa ridurre l'efficacia della barriera intestinale promuovendo l'infiammazione attraverso il transito di sostanze antigeniche (derivanti da cibo parzialmente digerito) e batteri nel circolo sanguigno. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Psychoneuroendocrinology.

[Credit: RyanMcGuire]

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