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Le malattie che hanno cambiato la vita dei figli di Chernobyl

Molti dei figli e dei nipoti di coloro che hanno vissuto direttamente il disastro di Chernobyl del 26 aprile 1986 hanno sviluppato diverse forme di cancro, anche mortali. Le conseguenze di questo incidente sulla nostra salute si faranno sentire almeno fino al 2065.
A cura di Zeina Ayache
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Ancora oggi non è chiaro quali siano le reali conseguenze del disastro di Chernobyl, quel che è certo è che la vita di milioni di persone, dal 26 aprile 1986, è radicalmente cambiata. Parlare di inquinamento ambientale è riduttivo, si calcola infatti che molti siano i bambini, i figli e i nipoti di Chernobyl, che hanno sofferto e soffrono di malattie sviluppate in seguito alla contaminazione delle radiazioni. Come riporta il Centro Ecologia e Salute, diretto da Yury Bandazhevsky, l'82% dei bambini residenti nelle aree contaminate dell'Ucraina, ed esaminati dai ricercatori, risulterebbero affetti da disturbi cardiocircolatori, mentre il 55% di loro soffrirebbe di alterazioni alla tiroide. Ma non è tutto.

Le chiamano malattie di seconda generazione e sono disturbi sviluppati in seguito a mutazioni genetiche indotte nel periodo successivo al disastro nucleare. Insomma per quanto vogliano farci credere che le zone colpite siano state decontaminate, come diversamente dimostrato da Greenpeace, sembrerebbe che in realtà ancora adesso la popolazione ucraina, così come quella bielorussa e russa, sia esposta ogni giorno alle radiazioni, un'esposizione deleteria che riguarda tra i 5 e gli 8 milioni di abitanti.

Una delle sostanze radioattive fuoriuscite dal reattore che più ci sta intossicando è il Cesio 137 (periodo di dimezzamento di circa 30 anni), che viene introdotto nel corpo attraverso l'alimentazione e da cui deriva la cardiomiopatia da Cesio, una patologia caratterizzata da insufficienza cardiaca irreversibile, in alcuni casi mortale.

La conta delle malattie però non finisce qui. Parliamo di cancro. Secondo le stime effettuate in questi anni, nelle persone direttamente esposte alle radiazioni l'incidenza di tumori a reni, vescica e tiroide è particolarmente elevata. Stesso discorso per la leucemia. Si parla di 6.000 nuovi casi ogni anno. Il 70% dei bambini che vive nella regione di Gomel, la più colpita dalle radiazioni, soffre di disturbi cardiaci come aritmie e infarto miocardico precoce.

Come sottolinea l'Ong Aiutiamoli a vivere, associazione che accoglie in Italia per periodi di "vacanza" i bambini delle popolazioni interessate dal disastro nucleare, "il costo di vite umane collegato al disastro di Chernobyl è stato sempre minimizzato dai governi e dalle istituzioni internazionali". I dati riportati da Greenpeace parlano di un incremento del 40% di casi di tumori registrati in Bielorussia tra il 1990 e il 2000, così come nelle aree di Bryansk la morbilità è risultata 2,7 volte superiore rispetto ad altre aree meno contaminate.

Secondo una ricerca effettuata dal Parlamento Europeo, l'incidente nucleare di Chernobyl avrà ripercussioni sulla nostra salute almeno fino al 2065, fino ad allora lo 0,01% dei casi di cancro che si registreranno in Europa potrà essere direttamente collegato alle radiazioni nucleari del 1986. In generale, entro quella data i nuovi casi di cancro potranno essere circa 25 mila, tra questi 16 mila potranno essere mortali.

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