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Le coperte antincendio possono proteggere interi edifici dalle fiamme

Lo scienziato Fumiaki Takahashi dell’Università Case Western Reserve di Cleveland ha dimostrato che avvolgendo un intero edificio col materiale delle coperte antincendio è possibile proteggerlo dalle fiamme, dal calore convettivo e dalla radiazione prodotti dal fuoco. La protezione può essere migliorata ulteriormente sviluppando materiali ancora più efficienti.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Università Case Western Reserve
Credit: Università Case Western Reserve

La tecnologia alla base delle coperte antincendio può proteggere interi edifici dalle fiamme. Lo ha dimostrato il professor Fumiaki Takahashi dell'Università Case Western Reserve di Cleveland, Stati Uniti, che ha collaborato a stretto contatto con colleghi del NASA Glenn Research Center, dello US Forest Service, del New Jersey Forest Fire Service e del Cuyahoga Community College per mettere a punto alcuni interessanti esperimenti dimostrativi.

Da tempo si parla di avvolgere gli edifici con il materiale delle coperte antincendio per prevenire il propagarsi delle fiamme, soprattutto quelle case che si trovano nelle aree a maggior rischio, tuttavia al di là di alcune considerazioni aneddotiche non sono stati mai raccolti dati scientifici concreti sul tema. A colmare questa lacuna è stato proprio il professore di origine giapponese dell'ateneo statunitense, che ha approntato dei test sia in laboratorio che in mezzo alla natura.

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Le coperte antincendio sono composte da vari materiali come kevlar (una fibra sintetica aramidica), silice amorfa, fibra di vetro, carbonio pre-ossidato, alluminio e altri ancora, che danno vita a tessuti detti "ritardanti di fiamma" in grado di determinare anche isolamento termico e riflessione delle radiazioni. Col supporto di alcuni vigili del fuoco lo scienziato ha avvolto varie strutture in legno – come casette per uccelli o interi capannoni – con il materiale delle coperte antincendio e poi ha appiccato le fiamme. In un caso è stato piazzato un capanno in cedro innanzi al fronte di un vero incendio boschivo a Pine Barrens, nel New Jersey.

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Negli esperimenti in laboratorio le coperte antincendio a doppio strato sono riuscite a bloccare fino al 92 percento del calore convettivo e il 96 percento della radiazione (quando era presente la copertura di alluminio). Le strutture in legno hanno invece dimostrato una più o meno prolungata ma significativa protezione dalle fiamme. Le casette degli uccelli, ad esempio, sono state piazzate all'interno di una stanza completamente incendiata; all'esterno la copertura si è annerita, ma l'interno della casetta è rimasto integro. Secondo il professor Takahashi attualmente c'è solo un limite tecnologico nei materiali utilizzati; sviluppandone di più efficienti e moderni – tenendo presente che i brevetti delle coperte antincendio risalgono alla Seconda Guerra Mondiale – si potrebbero davvero proteggere gli edifici e soprattutto le persone al loro interno, dando maggior tempo ai soccorritori di intervenire.  I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Frontiers in Mechanical Engineering.

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