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Le conseguenze della scomparsa della piattaforma di ghiaccio Larsen B

La NASA fa sapere che il ghiacciaio Larsen B è destinato a sfaldarsi entro pochi anni e questo avrà importanti ripercussioni sulla nostra vita e su quella degli animali.
A cura di Zeina Ayache
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Il ghiacciaio Larsen B è destinato a scomparire
Il ghiacciaio Larsen B è destinato a scomparire

Un nuovo studio pubblicato dalla NASA, intitolato “The evolving instability of the remnant Larsen B Ice Shelf and its tributary glaciers” e pubblicato sul giornale Earth and Planetary Science Letters, fa sapere che la rimanente sezione della piattaforma di ghiaccio Larsen B, collassata nel 2002, potrebbe scomparire entro la fine del decennio.

A comunicarlo è il team guidato da Ala Khazendar della NASA che ha notato come il ghiacciaio si stia lentamente, ma inesorabilmente, sfaldando. “Questi segnali ci preoccupano – spiega Khazendar – Per quanto sia affascinante, a livello scientifico, osservare la rottura del ghiacciaio, la notizia non può che allarmarci. Questo ghiacciaio esiste da ormai 1.000 anni e presto non ci sarà più”.

Attualmente il Larsen B misura 1.600 km/q per 500 metri di spessore e i suoi ghiacciai tributari, Leppard, Flask and Starbuck, si stanno assottigliando senza sosta. Ad esempio il Leppard e il Flask hanno perso tra i 20 e i 22 metri di spessore ed è aumentata la loro velocità in mare. Per quest'ultimo, l'accelerazione è incrementata del 36% dal 2012, ad oggi viaggia a 700 metri all'anno, come se un'auto accelerasse da 88 a 120 km/h. Quanto allo Starbuck, i cambiamenti sono minori poiché, secondo i ricercatori, più ancorato al substrato e quindi più stabile.

La perdita di questi ghiacciai, a causa del riscaldamento globale, potrebbe provocare un'accelerazione pericolosa nel processo che sta già portando all'aumento di livello dei mari. I ghiacci infatti sono destinati a confluire nell'oceano e quanto si prospetta, afferma lo stesso Khazendar “è inevitabile”. Lo studio, sottolinea il glaciologo Eric Rignot, coautore, “fornisce nuovi spunti che ci permettono di immaginarci quali potranno essere le ripercussioni sui ghiacciai e su come reagiranno al clima sempre più caldo”. Ancora una volta la questione riguardante il riscaldamento globale si fa centrale, ma, vista la situazione attuale, ancora non è chiaro quali siano le strategie per contenere o limitare i danni provocati dall'uomo.

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