L’allattamento al seno non trasmette il coronavirus: “Non separate le madri dai neonati”
Le mamme positive non trasmettono il coronavirus SARS-CoV-2 al bambino attraverso l'allattamento al seno, pertanto non devono essere separate dai figli, come accaduto in alcuni casi durante la pandemia di COVID-19. A determinare la sicurezza del latte materno è stato un team di ricerca guidato da scienziati del Centro Medico dell'Università di Rochester (URMC) di New York, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Margaret Ritchie School of Family and Consumer Sciences dell'Università dell'Idaho, del Dipartimento di Antropologia dell'Università Statale di Washington e di altri istituti.
Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Bridget Young, docente presso il Dipartimento di Pediatria dell'ateneo newyorchese, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato 37 campioni di latte materno prelevati da 18 madri positive al coronavirus. Attraverso un esame di laboratorio chiamato reazione a catena della polimerasi in tempo reale (PCR in tempo reale), conosciuto anche come reazione a catena della polimerasi quantitativa (qPCR), Young e colleghi non hanno trovato alcuna traccia di RNA virale nei campioni di latte. Ciò significa che durante l'allattamento le madri non potevano trasmettere la COVID-19 ai figli. Tracce di RNA virale sono tuttavia state identificate in otto tamponi cutanei del seno su settanta, ma soltanto uno è risultato positivo in modo conclusivo, spiegano gli scienziati americani nell'abstract dello studio.
Young e colleghi hanno fatto anche un'altra scoperta significativa, analizzando il latte materno delle madri con COVID-19; hanno infatti identificato due tipologie di anticorpi anti COVID. Il 76 percento dei campioni di latte presentava immunoglobuline IgA, mentre l'80 percento aveva le IgG (i cosiddetti anticorpi neutralizzanti). In entrambi i casi erano specifici per il SARS-CoV-2. Il 62 percento dei campioni di latte è stato in grado di neutralizzare l'infettività SARS-CoV-2 nei test in provetta (in vitro), mentre altri campioni di latte prelevati prima dello scoppio della pandemia di COVID-19 non hanno mostrato questa capacità. Ciò significa che durante l'allattamento le madri possono trasferire ai figli una importante protezione contro l'infezione.
“La questione era molto confusa per i professionisti che non avevano prove sufficienti. Questi primi risultati suggeriscono che il latte materno di madri che hanno avuto un'infezione da COVID-19 contiene anticorpi specifici e attivi contro il virus, e che non trasferiscono il virus attraverso il latte. Questa è un'ottima notizia!”, ha dichiarato la professoressa Young in un comunicato stampa dell'Università di Rochester, aggiungendo che i neonati non andrebbero allontanati dalle madri, se non quando strettamente necessario da un punto di vista medico.
Poiché lo studio ha coinvolto un numero limitato di madri/campioni, gli scienziati indicano che i risultati dovranno essere confermati da indagini più approfondite e con coorti più ampie. Dovrà anche essere determinato il rischio di contrarre il coronavirus SARS-CoV- 2attraverso la pelle del seno, alla luce della positività riscontrata. Il team di ricerca sta già organizzando un nuovo studio con 50 madri positive, che verranno seguite per i prossimi 2 mesi assieme ai figli. Gli scienziati vogliono anche capire se il vaccino anti COVID influenzi il latte materno come l'infezione naturale. I dettagli della ricerca “Characterization of SARS-CoV-2 RNA, Antibodies, and Neutralizing Capacity in Milk Produced by Women with COVID-19” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica mBio.