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Covid 19

L’aggiunta di arginina alle cure ospedaliere di Covid dimezza la durata del ricovero

Lo dimostrano i risultati di uno studio clinico che ha valutato l’integrazione di L-arginina alla terapia standard: la somministrazione ha migliorato sensibilmente il decorso della malattia, riducendo sia la necessità di supporto respiratorio, sia la durata della degenza ospedaliera.
A cura di Valeria Aiello
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Nella lotta alla pandemia di Covid, il trattamento dell’infezione rimane una sfida critica. Diversamente dai vaccini approvati, per i quali lo sviluppo è stato un enorme successo, pochi farmaci hanno dimostrato di poter essere realmente efficaci, ridurre le complicanze della malattia e la mortalità nei pazienti che richiedono il ricovero in ospedale.

Un nuovo studio clinico, coordinato dal prof. Bruno Trimarco, emerito di Cardiologia all’Università Federico II di Napoli, con l’Albert Einstein University di New York ha però fornito un’indicazione terapeutica ben precisa, dimostrando che la L-arginina, un amminoacido naturalmente presente nelle proteine e ampiamente utilizzato come integratore alimentare, è in grado di ridurre in maniera significativa sia la necessità di supporto respiratorio da parte dei pazienti con forme gravi di Covid-19, sia la durata della degenza, quando somministrata in aggiunta al trattamento standard ospedaliero.

Lo studio, condotto presso l’Ospedale Domenico Cotugno di Napoli, ha valutato l’efficacia e la sicurezza della L-arginina negli adulti (età maggiore o uguale a 18 anni) ricoverati con Covid-19 grave, dimostrando – nella prima analisi ad interim su 101 pazienti pubblicata sulla rivista EClinical Medicine di The Lancet – che il trattamento è associato alla riduzione del supporto respiratorio a 10 giorni dalla somministrazione.

In particolare, i pazienti trattati con L-arginina in aggiunta alla terapia ospedaliera hanno mostrato una probabilità 6,6 volte più alta di richiedere un’assistenza respiratoria meno intensa rispetto ai pazienti che hanno ricevuto la sola cura standard. Questo risultato è stato corroborato dal quasi dimezzamento della durata del ricovero in ospedale che, nei pazienti trattati con L-arginina + terapia standard è stata in media di 25 giorni rispetto a 46 dei pazienti che hanno ricevuto il solo trattamento standard.

I dati, per quanto preliminari e relativi a un numero ancora ridotto di pazienti, suggeriscono che la somministrazione di L-arginina (1,66 g al giorno) per via orale, in aggiunta alla terapia standard in pazienti ospedalizzati con Covid può migliorare sensibilmente il decorso della malattia. “I nostri risultati – precisano gli autori dello studio – potrebbero avere importanti implicazioni cliniche per il trattamento di Covid-19, specialmente in ambiento con poche risorse, data la sicurezza e l’accessibilità economica della L-arginina orale”.

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