video suggerito
video suggerito

L’addomesticamento dei cani iniziato già 28.500 anni fa: lo suggeriscono alcuni fossili

Mettendo a confronto le dentature di due gruppi di canidi fossili recuperati in un sito paleontologico della Repubblica Ceca, un team di ricerca internazionale guidato da scienziati americani ha determinato che l’addomesticamento dei cani potrebbe essere iniziato già 28.500 anni fa. I denti di uno dei due gruppi, infatti, presenta segni che suggeriscono il processo di domesticazione.
A cura di Andrea Centini
352 CONDIVISIONI
Credit: Andrea Centini
Credit: Andrea Centini

I primi cani potrebbero essere stati addomesticati dall'uomo già 28mila anni fa, nel Paleolitico medio-superiore. Lo dimostrerebbero i crani fossili di canidi recuperati nel sito paleontologico di Predmostí, nella Repubblica Ceca. Mettendo a confronto i crani di due gruppi di questi canidi, infatti, i ricercatori si sono accorti che uno presentava microfratture e segni di usura distintivi sulla dentatura, danni che potrebbero essere legati al consumo di ossa e altri scarti, verosimilmente gettati loro dagli uomini. Poiché le microfratture e i segni sui denti rappresentano un criterio diagnostico piuttosto affidabile (ma non sempre accettato) per distinguere i cani che si nutrono di ossa dai lupi selvatici che si cibano di carne, la scoperta suggerisce che l'addomesticamento di questi animali – poi diventati cani – fosse già in atto quasi 30mila anni fa.

Il cranio di un canide analizzato dagli studiosi. Credit: Mietje Germonpre / Anthropos Museum, BRNO
Il cranio di un canide analizzato dagli studiosi. Credit: Mietje Germonpre / Anthropos Museum, BRNO

A scoprire e descrivere le differenze dei crani dei canidi recuperati in Repubblica Ceca è stato un team di ricerca internazionale, guidato da scienziati dell'Università del Missouri-Kansas City e dell'Hagerman Fossil Beds National Monument presso il National Park Service. Hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Moravian Museum di Brno e del Royal Belgian Institute of Natural Sciences di Bruxelles. Gli scienziati, coordinati dal professor Peter Ungar del Dipartimento di Antropologia dell'ateneo dell'Arkansas e dalla dottoressa Kari Prassack, curatrice del museo statunitense, hanno analizzato a fondo i crani dei due gruppi di canidi, provando a determinare il loro comportamento dall'usura dentale. “Il nostro obiettivo principale era verificare se questi due morfotipi esprimessero notevoli differenze di comportamento, in base ai modelli di usura. Le microfratture dentali sono un segno comportamentale che può apparire generazioni prima che si stabiliscano cambiamenti morfologici in una popolazione, ed è molto utile nella documentazione archeologica per distinguere i protocani dai lupi”, ha dichiarato la professoressa Prassack.

Ad oggi si ritiene che l'addomesticamento dei lupi grigi euroasiatici (Canis lupus) dai quali sono originati tutti i cani (Canis familiaris) sia avvenuto in un intervallo di tempo compreso tra i 15mila e i 40mila anni fa, dunque la scoperta del team rientra in questo range. I lupi, in parole semplici, avrebbero iniziato ad avvicinarsi ai primi accampamenti degli uomini durante la transizione da cacciatori-raccoglitori a cacciatori-agricoltori, probabilmente attratti dagli scarti lasciati all'aperto. Questa fonte di cibo “facile” avrebbe iniziato a plasmare l'indole fiera e selvaggia dei lupi, rendendoli più docili fino a trasformarli nel “miglior amico dell'uomo”.

Nonostante la netta differenza tra le dentature due gruppi di canidi individuati a Predmostí, gli scienziati non escludono che possa trattarsi di “due popolazioni di lupi morfologicamente e comportamentalmente distinte che si sovrapponevano nel territorio, almeno su base stagionale, come si vede oggi nelle popolazioni di lupi”. Anche se risulta sospetto il fatto che i lupi avessero diete così diverse in presenza dell'uomo. Insomma, gli scienziati sono quasi sicuri che quei segni sui denti indichino la “nascita” dei primi protocani o lupi addomesticati, dai quali è nato fido. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Archaeological Science.

352 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views