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La terza dose di vaccino Covid fa raggiungere una protezione più alta del ciclo a due dosi

Lo mostrano i risultati dal mondo reale nel Regno Unito dove la campagna di richiamo con il siero di Pfizer-BioNTech sta avendo un impatto significativo sulla protezione degli over 50.
A cura di Valeria Aiello
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La dose booster con il vaccino di Pfizer-BioNTech spinge la protezione a livelli ancora più alti del ciclo vaccinale a due dosi. Lo mostrano i risultati del primo studio nel mondo reale condotto nel Regno Unito, dove la campagna di richiamo per le persone di età pari e superiore ai 50 anni sta avendo impatto significativo nel ridurre il rischio di infezione sintomatica da Sars-Cov-2.

L’analisi indica che due settimane dopo la terza dose, la protezione dalle forme sintomatiche di Covid-19 è del 93,1% per coloro che hanno ricevuto il siero di Astrazeneca come ciclo di vaccinazione primario. Per chi aveva invece ricevuto due dosi di Pfizer-BioNtech, la terza dose dello stesso vaccino ha portato la protezione al 94%. Entrambi i tassi sono superiori alla protezione contro l’infezione riscontrata dopo aver completato la vaccinazione iniziale a due dosi.

Efficacia contro l'infezione sintomatica (AZ = AstraZeneca; PF = Pfizer-BioNTech; VE = efficacia della vaccinazione rispetto ai non vaccinati; rVE = efficacia relativa rispetto a due dosi)
Efficacia contro l'infezione sintomatica (AZ = AstraZeneca; PF = Pfizer-BioNTech; VE = efficacia della vaccinazione rispetto ai non vaccinati; rVE = efficacia relativa rispetto a due dosi)

Il rapporto, elaborato dall’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) e pubblicato in preprint su MedRxiv, ha preso in considerazione l’impatto del programma di richiamo nelle persone di età pari o superiore a 50 anni perché studi precedenti hanno indicato che l’efficacia dei vaccini diminuisce in maniera più significativa tra le persone più anziane e in quelle con condizioni di salute pregresse. L’analisi è anche la prima a considerare l’efficacia della dose di richiamo in chi ha ricevuto un vaccino diverso da Pfizer-BioNtech come primo ciclo vaccinale.

Tuttavia, gli autori del rapporto affermano che è ancora troppo presto per valutare in che misura la dose booster protegga dalle forme più gravi di Covid-19. “A causa dei piccoli numeri in questa fase iniziale del lancio della campagna di richiamo, questo studio valuta solo il rischio di forme sintomatiche della malattia – si legge nel rapporto – . Attualmente non c’è un follow-up tale da stimare gli effetti sulla malattia grave che porta al ricovero e alla morte. Per lo stesso motivo siamo solo in grado di segnalare i primi effetti del programma di richiamo e non è ancora chiaro quanto tempo durerà la protezione dalla malattia dopo il richiamo”.

Nel Regno Unito, la campagna terza dose per gli adulti di età pari o superiore a 50 anni è partita dallo scorso 14 settembre e attualmente è stata estesa anche a chi ha almeno 40 anni. Finora nel Paese sono state somministrate 12,8 milioni di terze dosi.

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