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La terapia della luce accelera la guarigione delle ustioni

Lo dimostrano i test condotti da un team di ricerca statunitense che ha testato la fotobiomodulazione in modelli animali, osservato la completa rigenerazione di ustioni di terzo grado in appena 9 giorni.
A cura di Valeria Aiello
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Praveen Arany, assistente professore dell’Università di Buffalo che ha guidato lo sviluppo di un protocollo di guarigione delle ustioni con la terapia della luce / Credit: UB
Praveen Arany, assistente professore dell’Università di Buffalo che ha guidato lo sviluppo di un protocollo di guarigione delle ustioni con la terapia della luce / Credit: UB

Alcuni tipi di luce possono influenzare direttamente la funzione delle cellule, consentendo di trattare un’ampia varietà di problemi. La fotobiomodulazione, in particolare, una forma di terapia della luce a bassa intensità in grado di alleviare il dolore e promuovere la rigenerazione dei tessuti, può essere impiegata anche per accelerare la guarigione delle ustioni, come dimostrato da un team di ricerca dell’Università di Buffalo, nello stato di New York, che ha testato la terapia in modelli animali, osservando miglioramenti significativi nella gestione di questo tipo di lesioni.

La loro ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, ha esaminato l’efficacia del trattamento nella rimarginazione di ustioni di terzo grado nei topi, e portato all’ottimizzazione di un protocollo per la guarigione di tali lesioni in 9 giorni. Il trattamento, hanno spiegato gli studiosi, ha determinato la foto-attivazione del fattore di crescita trasformante beta 1 (TGF- β1), una proteina che nei tessuti dell’epitelio induce proliferazione e differenziazione cellulare. “L’attivazione di TGF- β1 ha stimolato vari tipi di cellule coinvolte nella guarigione, inclusi i fibroblasti (le principali cellule del tessuto connettivo che svolgono un ruolo chiave nella riparazione dei tessuti, ndr) e i macrofagi (cellule immunitarie che riducono l’infiammazione, in grado di eliminare i detrici cellulari e combattere le infezioni, ndr)” hanno evidenziato gli studiosi.

Questi risultati possono avere un impatto significativo sui trattamenti terapeutici per le ustioni che, ogni anno, riguardano oltre 6 milioni di persone in tutto in mondo – ha affermato Praveen Arany, assistente professore della School of Dental Medicine dell’Università di Buffalo e autore principale dello studio – . La terapia di fotobiomodulazione è già efficacemente impiegata nella cura di supporto del cancro, nella degenerazione maculare senile e nel morbo di Alzheimer che, in comune, hanno il ruolo centrale dell’infiammazione. Questo lavoro fornisce prove della capacità del TGF-beta 1 attivato dalla fotobiomodulazione nel mitigare l'infiammazione, promuovendo al contempo la rigenerazione dei tessuti”.

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