video suggerito
video suggerito

La tempesta solare più forte degli ultimi 150 anni stava per colpire la Terra

Nel 2012 si è verificata la tempesta solare più forte degli ultimi 150 anni: se la Terra fosse stata in traiettoria, ci sarebbero stati blackout e malfunzionamenti ai segnali radio e GPS. L’esperto: “bisogna essere preparati”.
A cura di Redazione Scienze
407 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

Sono belle da guardare e creano fenomeni naturali spettacolari, ma nella realtà sono molto più pericolose di quanto sia percepito dalla persone. Le tempeste solari, espulsioni di massa coronale (CME) dalla superficie della nostra stella, sono all'origine delle aurore boreali, danze luminose ai poli causate dal vento solare. Capita tuttavia che alcune di queste eruzioni di massa producano ben altri effetti, come l'interruzione dell'elettricità in vaste aree della Terra e dei segnali GPS. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Space Weather, il cui autore è il fisico Daniel Baker dell'Università del Colorado, la CME del 23 luglio 2012 è stata la più potete degli ultimi 150 anni.

La forza di questa tempesta solare è stata amplificata anche da altri fattori. In primo luogo non si è trattato soltanto di una tempesta, ma di due distanziate da 10-15 minuti. Inoltre, l'espulsione del materiale è seguita ad una prima tempesta avvenuta nella stessa regione un giorno prima, che ha contribuito a "pulire" quella parte di spazio da qualsiasi elemento di "attrito". Risultato? Una tempesta molto più veloce della media: 3000 km/s. Ma, come ha raccontato Baker, "siamo stati incredibilmente fortunati", perché nel momento in cui la tempesta è arrivata nella nostra orbita, la Terra non era sulla linea di fuoco. Al suo posto, però, si trovava la navicella spaziale STEREO-A, il cui coinvolgimento ha permesso di misurare l'intensità del vento solare.

"Se in nostro pianeta fosse stato colpito – sintetizza Baker – staremmo ancora cercando di rimediare ai danni". Si calcola che una simile tempesta possa causare danni dal valore di 2.000 miliardi di dollari, ossia venti volte maggiori di quelli causati dal pur tremendo uragano Katrina. I servizi e le attività fondamentali, sotto i colpi delle tempeste elettromagnetiche, potrebbero non funzionare più, dall'industria ai bagni domestici, e, oltre al contraccolpo delle attività economiche ferme, si potrebbero registrare anche problemi di ordine pubblico. Intere città nel buio e in un silenzio, quello di tv e radio spente, a cui non siamo più abituati. "Bisogna essere preparati", conclude Baker, perché questa volta siamo stati fortunati, ma la prossima?

407 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views