0 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La scimmia perduta e ritrovata

Da qualche anno gli scienziati temevano che Presbytis hosei canicrus, rara scimmia arboricola, si fosse estinta e che tra le foreste indonesiane non fosse più possibile incontrarne un solo esemplare. E invece, inaspettatamente, una recente spedizione è riuscita a scovarla.
A cura di Nadia Vitali
0 CONDIVISIONI
Da qualche anno gli scienziati temevano che Presbytis hosei canicrus, rara scimmia arboricola, si fosse estinta e che tra le foreste indonesiane non fosse più possibile incontrarne un solo esemplare. E invece, inaspettatamente, una recente spedizione è riuscita a scovarla.

«Catturata» grazie a degli scatti fotografici, lasciando a bocca aperta i ricercatori che mai si erano ritrovati davanti a questa meraviglia della natura dal pelo nero e dallo sguardo saggio: pochissime, infatti, le immagini che si hanno a disposizione di Presbytis hosei canicrus, ed una sola descrizione ricavata da alcuni esemplari da museo. Un primate estremamente raro, al punto che già a partire dal 2004, considerata l'impossibilità di avvistarne alcuno nelle foreste indonesiane, si ipotizzava che si fosse estinto.

La perdita del territorio a causa di incendi e deforestazione, dal 1950 ad oggi più della metà dell'originaria rigogliosa vegetazione del Borneo è scomparsa, unita ad i cacciatori di frodo, ha reso estremamente vulnerabile non solo questa scimmia ma anche numerose altre specie che abitano il Sud Est Asiatico, come il leopardo nebuloso e l'orso malese, mettendo in serio pericolo la biodiversità di quella parte di mondo così ricca di risorse ambientali preziosissime. Pesanti vuoti normativi nella legislazione dei diversi stati non garantiscono per questi animali l'adeguata protezione contro il selvaggio disboscamento ed il rischio onnipresente dei bracconieri.

Proprio nel nord est del Borneo, dove fino a poco fa si credeva che fossero diffusi gli ultimi Presbytis hosei canicrus, l'impatto umano ha avuto degli effetti devastanti portando tutti a dubitare fortemente sulla possibilità che il primate fosse ancora esistente; da sempre ritenuto diffuso su un territorio estremamente ristretto, infatti, il declino della sua popolazione era ormai ritenuto un dato inappellabile e senza speranza. Doppia sorpresa, dunque, per i ricercatori di diversa nazionalità giunti nei 38 000 ettari di foresta pluviale Wehea, in un'area orientale dell'isola asiatica, dove hanno posizionato macchine fotografiche per rubare immagini di gibboni, leopardi ed oranghi: gli obiettivi hanno immortalato una scimmia che si credeva non esistesse più e per di più in un territorio diverso dal suo.

Da qualche anno gli scienziati temevano che Presbytis hosei canicrus, rara scimmia arboricola, si fosse estinta e che tra le foreste indonesiane non fosse più possibile incontrarne un solo esemplare. E invece, inaspettatamente, una recente spedizione è riuscita a scovarla.

Gli esperti hanno così verificato che, non solo Presbytis hosei canicrus non si è estinta, ma anche che il suo habitat è assai più ampio di quanto fino ad ora generalmente pensato, evidenziando in questo modo come sia difficile progettare e mettere in atto strategie conservative per specie minacciate di cui non si conoscono bene neanche alcuni dati fondamentali come l'estensione delle zone in cui vivono. Due spedizioni, una del 2004 ed una del 2008 avevano ufficialmente messo in luce come il primate fosse sparito: ora, casualmente, sappiamo che aveva solo fatto perdere le proprie tracce.

Langur grigio di miller

È affascinante pensare che il langur grigio di Miller, altro nome con cui comunemente viene chiamato questo primate, sia andato a rifugiarsi nelle profondità della fitta foresta di Wehea, nel più remoto angolo di Borneo, alla ricerca di quella pace che decenni di devastazione e costruzione sul suo territorio hanno letteralmente distrutto: non resta, dunque, che augurarsi che, almeno lì, possano continuare ad abitare, di albero in albero, lontani da un'umanità che non ne reputa importante la sopravvivenza. Del resto, anche se Presbytis hosei canicrus è inaspettatamente ricomparso è assai probabile che sia ancora uno dei primati soggetti a maggior rischio di estinzione nel mondo.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views